Attualità

Asl Frosinone, UGL Salute: “Innumerevoli le criticità, molteplici i problemi irrisolti”

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
lazio 155 milioni di euro per potenziare il servizio sanitario regionale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’UGL Salute sulla ASL Frosinone.

La Redazione di Casilina News garantisce il diritto di replica.

Il comunicato stampa

È da tempo infatti, che la UGL Salute fa appello alla Direzione strategica affinché sia garantita la sicurezza per i lavoratori tutti.

La UGL Salute già dall’anno 2021, con nota prot.159.US.21 a conoscenza dei costanti: Scassi – furti- aggressioni al personale ed avendo più volte chiesto e sollecitato interventi, a tutela del pubblico interesse e salvaguardia dell’incolumità fisica del personale, in riscontro alle precedenti note, chiedeva alla direzione strategica, nelle persone del: Legale Rappresentante – Direttore Amm.vo Aziendale – Direttore Sanitario Aziendale – Direttore UOC Amm.ne gestione del personale – Responsabile Servizio Sicurezza – Prevenzione e Protezione, di conoscere:

  • quali provvedimenti erano stati adottati per garantire la sicurezza dei lavoratori e per evitare danni o furti delle apparecchiature tecnologiche;
  • se si era provveduto alla chiusura di tutti gli accessi secondari in orario notturno, limitando l’accesso al solo pronto soccorso e ingresso principale dotato di personale di sorveglianza;
  • ad istituire la sorveglianza attiva volta al controllo delle varie aree adiacente le molteplici strutture sanitarie presenti sul territorio provinciale.

Appelli ai vertici della Asl a seguire (2022 -2023- 2024), sempre caduti nel vuoto e rimasti nel silenzio assordante, poiché, nessuno dei dirigenti ha mostrato interesse a situazioni che rischiavano di trasformarsi in emergenza sociale e così sta accedendo.

Non si è proceduto a garantire la presenza di personale preposto alla vigilanza H24, né alla chiusura notturna degli ingressi secondari, tantomeno a realizzare aree di parcheggio dedicato esclusivamente agli operatori sanitari con apertura tramite badge, istallando videocamere di sorveglianza deterrente per i malintenzionati.

Di fatto, i mancati interventi atti a garantire la sicurezza dei dipendenti, ha fatto sì che le strutture sanitarie ospedaliere e non, siano diventate fissa dimora di malviventi – tossici dipendenti – spacciatori, le cui conseguenze le vediamo con saccheggio quotidiano delle auto dei dipendenti da parte dei rapinatori, aggressioni continue, furti e scassi.

Apprendo con soddisfazione, che finalmente anche altre sigle sindacali hanno preso coscienza della drammatica situazione e rischio a cui incorrono i tanti lavoratori e……come dice il vecchio detto, uniti si vince!!!