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Manziana, uomo ucciso da tre rottweiler: la vittima è Paolo Pasqualini

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manziana aggredito da rottweiler morto per emorragia

Si chiamava Paolo Pasqualini e aveva 39 anni l’uomo morto dopo essere stato aggredito da tre rottweiler a Manziana, in provincia di Roma.

Manziana, si chiamava Paolo Pasqualini l’uomo aggredito dai tre rottweiler

Il corpo dell’uomo era stato trovato nel pressi del bosco Macchia Grande di Manziana nella mattinata di ieri, 11 febbraio 2024. Le lesioni provocate dai tre cani sono risultate fatali: inutile ogni tentativo di soccorso. I cani sono stati catturati poco dopo: chi li deteneva potrebbe essere accusato di omicidio colposo.

Caso Manziana, il commento dell’Oipa

I casi di cronaca parlano sempre più spesso di aggressioni da parte di cani definiti molossi o molossoidi che possono anche aggredire e uccidere, come accaduto oggi a un uomo che correva nel bosco di Manziana, in provincia di Roma. Da quanto si apprende, i cani – tre rottweiler – sono stati accalappiati e chi li deteneva può essere ritenuto responsabile di omicidio colposo.

L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze.

Come gestire un cane cosiddetto “pericoloso” e cosa dice la legge sulla loro gestione? Risponde l’Oipa che chiarisce come anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti “pericolosi”. Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.

«Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici», spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa. «In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane “impegnativo”. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico».

Gli aggiornamenti dai Carabinieri

Nella prima mattinata dell’11 febbraio 2024, a seguito di segnalazione pervenuta al 112, i militari della Stazione Carabinieri di Manziana, unitamente al personale della Stazione Carabinieri Forestale, sono intervenuti nell’area boschiva denominata “Bosco Macchia Grande”, a causa dell’aggressione di alcuni cani di grossa taglia nei confronti di un uomo. I militari, giunti sul posto, hanno rinvenuto il corpo senza vita della vittima e tre rottweiler liberi e particolarmente aggressivi. A seguito di un immediato approfondimento della dinamica degli eventi, grazie anche all’escussione di alcuni testimoni, emergeva che l’uomo, successivamente identificato P.P., di soli 39 anni, mentre si trovava nel parco, percorrendo i sentieri della zona boschiva, era stato aggredito a morte dai 3 cani molossoidi, fuggiti da un’abitazione poco distante.

È stato immediatamente dispiegato personale della Compagnia Carabinieri di Bracciano, Guardia Parco, personale veterinario, Polizia Locale e della Protezione Civile, così da cinturare l’area, consentire le delicate operazioni di rintraccio, cattura e messa in sicurezza degli animali e scongiurare eventuali ulteriori aggressioni.

L’area verde, infatti, risulta molto frequentata per escursioni e attività sportiva. Gli animali sono stati successivamente sottoposti a sequestro sanitario e si trovano in un ospedale veterinario della zona. Nel corso delle attività sono stati identificati i proprietari e eseguiti i primi accertamenti necessari alla ricostruzione del tragico evento. In questo momento sono in corso tutti gli approfondimenti del caso al fine di poter accertare eventuali responsabilità penali in capo ai possessori degli animali.


Foto da Facebook

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