Cronaca

Alessandrino e Torre Maura, controlli antidegrado: ecco cosa emerge

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I Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina con il supporto di altri reparti della Compagnia di Roma Casilina e a quelli del N.A.S. di Roma hanno svolto un servizio straordinario di controllo nei quartieri Alessandrino e Torre Maura, con particolare riferimento alla via Casilina, nonché alle fermate della metropolitana linea C Alessandrino, Torre Spaccata e Torre Maura, finalizzato alla prevenzione e alla repressione della criminalità diffusa nelle aree urbane della periferia, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Alessandrino e Torre Maura, controlli antidegrado: ecco cosa emerge, tutti i dettagli dai Carabinieri

Il bilancio dell’attività ha portato all’identificazione di 120 persone, tra cui una persona denunciata a piede libero per porto di armi od oggetti atti ad offendere, il controllo di 50 veicoli e l’ispezione di 2 attività commerciali con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità.

Nello specifico, i Carabinieri a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno fermato un 19enne, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso alla guida della propria autovettura, privo della patente di guida poiché già revocata e pertanto è stato sanzionato ai sensi dell’art. 116 del codice della strada.

A seguito della perquisizione veicolare il 19enne è stato trovato in possesso senza giustificato motivo di un bastone in legno occultato nel vano portabagagli, venendo così anche denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.

I controlli effettuati alle attività commerciali hanno permesso ai Carabinieri del N.A.S. di Roma di sanzionare amministrativamente, per 1.000 euro, il titolare di un bar, per violazioni in materia igienico sanitaria relative alla produzione e alla conservazione di alimenti e il titolare di una pizzeria, per violazioni in materia igienico sanitaria relative alla mancata attuazione procedure di autocontrollo nella gestione degli alimenti, per una violazione amministrativa per 2.000 euro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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