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Far capire l’importanza della sanità pubblica: lo sciopero di medici e infermieri a Roma

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Lo sciopero di medici e infermieri a Roma per difendere la sanità

Si è svolta oggi la manifestazione partecipatissima del personale sanitario in Piazza Santi Apostoli a Roma. Medici, infermieri e dirigenti hanno partecipato alla protesta, indetta dai sindacati medici Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e degli infermieri Nursing Up, contro la Manovra economica e in difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

Garantiti per oggi solo servizi essenziali come pronto soccorso ed emergenze.

Le motivazioni della manifestazione riguardano, tra le richieste dei sindacati, l’assunzione di personale sia medico che infermieristico, la detassazione di parte dello stipendio, risorse adeguate per i rinnovi contrattuali, la cancellazione dei tagli delle pensioni e depenalizzazione dell’atto medico.

Stimate dalle organizzazioni sindacali l’adesione di circa mille persone che reclamavano slogan come “la sanità non si vende, si difende”. Si sono verificati diversi disagi a livello di visite ed esami di laboratorio programmati per la giornata di oggi. Secondo quanto riportato dal TGR, circa 30mila interventi chirurgici programmati e almeno 180 mila visite specialistiche potrebbero essere rinviati.

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“Oggi sono in piazza Santi Apostoli per solidarietà a medici, infermieri e personale sanitario che manifestano in  numerose piazze italiane. Ieri eroi, oggi colpiti dalla manovra del Governo. Non è civile un Paese che non investe sul proprio Sistema Sanitario. Azione ha presentato proposte concrete con le relative coperture per modificare la finanziaria. Occorre portare l’Italia al pari degli altri grandi Paesi europei. Basta pannicelli caldi, serve un vero e proprio  piano Marshall”.

Lo ha dichiarato il responsabile Welfare della Segreteria Nazionale di Azione, Alessio D’Amato, durante il Sit-in in piazza Santi Apostoli in difesa della Sanità pubblica.

“Esprimo vicinanza ai medici ospedalieri che oggi stanno scioperando per protestare contro i tagli alle pensioni e per chiedere condizioni di lavoro più sostenibili e dignitose, nuove assunzioni e il rinnovo dei contratti collettivi”,

Lo ha dichiarato Carmine Barbati vice presidente dell’Assemblea Capitolina della Lista Civica Gualtieri Sindaco.

“Come medico di famiglia, so quanto la professione medica sia entrata in sofferenza negli ultimi anni. Ad oggi abbiamo il Governo Meloni che, a parole, dice di investire nella sanità, quando poi nella pratica vorrebbe tagliare le pensioni dei medici. Ad esso di aggiunge l’immobilismo totale della Giunta Rocca, che non sblocca le assunzioni nel pubblico. Nel mentre, il Covid torna a diffondersi, con inevitabile impatto sulle terapie intensive. Se non è ancora emergenza, presto potrebbe diventarlo”, ha aggiunto.

“In Italia non si riesce a fare pianificazione e programmazione, soprattutto nel SSN. Il sistema lavora in costante emergenza e si regge in piedi quasi esclusivamente grazie alla professionalità e all’impegno di medici e paramedici. Invece di tagliare le pensioni, il Governo si sieda al tavolo con i sindacati e ascolti chi conosce la Sanità pubblica perché ci lavora ogni giorno”, conclude Barbati.


Foto: profilo Facebook Anaao Assomed

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