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Marino, Votare no, perché? Il resoconto dell’incontro sul referendum costituzionale

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Marino, Votare no, perché? Il resoconto dell'incontro sul referendum costituzionale

Riceviamo e pubblichiamo

Cosa cambierà nella vita di tutti noi all’indomani del referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo? Come affrontare un voto così difficile nel contenuto indirizzato a modificare la Costituzione Italiana che, da sempre, appartiene al popolo? Perché l’area di maggioranza al governo ha inteso proporre la riforma?

Il nuovo Senato formato da consiglieri regionali e sindaci, offrirebbe garanzia di indipendenza di giudizio? La partecipazione dei cittadini aumenterebbe? Il premier acquisterebbe maggior potere?

Sono alcune delle tematiche affrontate nel corso dell’incontro «Votare no, perché?» che l’associazione «No a Marino» fondata dalla lista civica «Costruiamo il Decentramento» ha organizzato ieri, 10 novembre, presso la sede marinese dell’Università di Dallas.

Ospitata nell’Aula Magna dell’Ateneo statunitense la manifestazione ha visto il contributo tecnico del prof. Alfonso Celotto, scrittore e docente ordinario di Diritto Costituzionale Facoltà Giurisprudenza Università degli Studi Roma Tre. Moderatore il giornalista di Rai Tre Gianluca Semprini, conduttore del programma «Politics» che ha sottoposto al costituzionalista domande afferenti le principali modifiche previste dal progetto di riforma Boschi-Renzi indirizzato a riorganizzare la composizione del Senato e a proporre una serie di modifiche al funzionamento dello Stato.

«Sono consapevolmente per il no» ha affermato il prof. Celotto, sottolineando come l’elettore non sia aiutato nella comprensione del voto che è chiamato ad esprimere considerando come il referendum sia indetto su un unico quesito e non singoli temi. «E, qualora prevalesse il Sì – ha detto il costituzionalista – i suoi riflessi andrebbero a incidere su numerosi istituti e articoli, non andando a semplificare l’iter del procedimento legislativo rispetto a quello attualmente in vigore».

L’incontro, aperto dal saluto del Rettore dell’Università di Dallas, prof. Peter Hatlie, ha visto la partecipazione attiva del pubblico che ha interagito con il relatore ponendo domande sul quesito referendario, approfondendone così la conoscenza.

«Siamo felici che, alla vigilia del referendum, un momento importante per il nostro Paese che potrebbe vedere apportate modifiche significative alla sua Costituzione, la risposta al nostro invito sia stata ampia – ha detto Alberto Villani, presidente del Comitato «No a Marino» ringraziando tutti i sostenitori dell’iniziativa e l’Università di Dallas per l’ospitalità – Siamo convinti che, solo nella consapevolezza e nella conoscenza risieda il concetto di libertà».

«Quella di oggi – ha affermato il coordinatore della lista civica Costruiamo il Decentramento, Stefano Cecchi – è un’iniziativa che abbiamo sostenuto e fatto nostra fin da subito. Insieme a Cinzia Lapunzina, che siede con me nei banchi della minoranza a Palazzo Colonna e agli altri componenti il nostro gruppo, abbiamo ritenuto necessario e doveroso promuovere un momento di informazione e confronto, puramente tecnico, capace di fornire gli strumenti necessari per arrivare al voto nella chiarezza delle idee e non nella confusione come penso molti siano, vista la formulazione poco comprensibile del quesito referendario. Andare a votare è un nostro dovere civico – ha aggiunto Cecchi – per questo, onde evitare che l’astensionismo derivante dall’insufficiente comprensione del progetto di riforma prevalga, abbiamo offerto la nostra collaborazione. Siamo felici che a rispondere al nostro invito siano stati in molti».

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