Cronaca

Ondata di controlli a Ponte Milvio, 8 arresti. Sequestrati 10 kg di droga e 14.000 euro contanti

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Continuano senza sosta i controlli predisposti dalla Questura di Roma per reprimere i reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.  Questa volta le attività si sono concentrate nella zona della movida  di Ponte Milvio.

I dettagli

I primi arresti hanno riguardato lo spaccio in flagranza di 3 ragazzi giunti appositamente dal litorale romano. Gli stessi avevano organizzato la loro attività tramite l’utilizzo di una nuova applicazione di messaggistica; scoperto l’escamotage gli investigatori hanno intercettato i 3 e hanno sequestrato 2 etti di hashish, alcuni bilancini, repliche di pistole, proiettili, lampeggianti in uso alle Forze dell’Ordine e un machete. Per gli indagati la Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto.

Nella giornata del Natale di Roma, sempre gli agenti del XV Distretto, hanno arrestato un giovane che, dal dicembre dello scorso anno, era ricercato in quanto destinatario  di 2 diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere, una per spaccio e una per rapina. Il ragazzo,  fermato per un controllo, vistosi scoperto, ha tentato la fuga arrivando perfino a nascondersi nelle acque del Tevere. In seguito al controllo è stato trovato anche in possesso di un involucro di cocaina e, nel B&B dove si nascondeva, sono stati rinvenuti ulteriori 5 involucri della medesima sostanza.

Sempre per detenzione ai fini di spaccio di cocaina è stato arrestato un uomo, colto in procinto di incontrare l’acquirente con cui precedentemente si era dato appuntamento nei pressi del parcheggio di un fast-food di Corso Francia. Al momento dello scambio della droga con il denaro, gli investigatori li hanno fermati, rinvenendo in possesso dell’acquirente 2 involucri di cocaina mentre, a casa del presunto pusher, sono  stati trovati altri 31 involucri della stessa sostanza già confezionati e pronti per essere ceduti. Il Tribunale ha poi convalidato la misura pre-cautelare adottata dalla PG.

Nei giorni scorsi gli agenti di via Orti della Farnesina sono venuti a conoscenza di una possibile attività di spaccio “all’ingrosso” gravitante intorno ad un circolo nella zona di Tomba di Nerone/Grottarossa. Durante uno dei tanti servizi di appostamento messi in atto per confermare l’ipotesi investigativa, gli investigatori hanno fermato un uomo trovato in possesso di 3 chili di marijuana. Nell’abitazione dello stesso sono stati rinvenuti ulteriori 190 grammi di  cocaina. L’uomo è stato arrestato perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posto a disposizione della Magistratura. Il GIP ha convalidato l’arresto.

Vista l’ingente quantità di stupefacente, i poliziotti, con l’ausilio di un cane antidroga della Questura di Roma, hanno poi esteso la perquisizione all’intero stabile.  All’interno di un appartamento  di proprietà di una donna abitante al piano inferiore, gli agenti hanno rinvenuto oltre 5 chili di marijuana, circa 100 grammi di hashish e quasi 350 grammi di cocaina, il materiale necessario per il confezionamento, nonché sostanza da taglio, bilancini di precisione e 2650 euro in contanti. Accertato che quell’appartamento era in uso a un uomo sottoposto al regime di detenzione domiciliare con braccialetto elettronico presso un’altra abitazione limitrofa, hanno provveduto a effettuare una perquisizione anche  presso quest’ultimo indirizzo, rinvenendo 4 involucri di cocaina, 1395 euro e 3 orologi di lusso. L’uomo era altresì in possesso delle chiavi del circolo.  La perquisizione, estesa all’interno di quest’ultimo luogo, ha permesso di rinvenire 12 grammi di cocaina e, nascosti all’interno di due casseforti oltre 9000 euro. Al termine delle operazioni, la donna e l’uomo sono stati arrestati perché gravemente indiziati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Roma la convalida degli arresti, in seguito alla quale per la donna è stata disposta  la misura degli arresti domiciliari, mentre per l’uomo la custodia cautelare in carcere.

Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile

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