Cronaca

Zagarolo: cocaina, pistola e 16.000 in casa. Nei guai padre e figlio

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Impegno continuo da parte degli uomini della Polizia di Stato nella prevenzione e nel contrasto dell’attività di spaccio e detenzione delle sostanze stupefacenti nell’area metropolitana e lungo il litorale laziale.

Ecco tutti i dettagli

Nella località Valle Martella a Zagarolo, è stata una proficua attività info investigativa, frutto di una sinergia operativa tra gli uomini  del Distretto Casilino e i colleghi del commissariato Appio, coadiuvati dal personale del reparto cinofili con il loro cane antidroga “Cara”, a condurre all’ arresto di due persone.  L’abitazione  attenzionata si trovava all’interno di un appezzamento di terreno di oltre 1200  metri quadrati; una volta disposte le forze attorno al perimetro dell’abitazione, gli agenti hanno potuto far accesso all’interno e dar luogo alla perquisizione domiciliare. Cospicuo il bottino rinvenuto consistente in sei etti di cocaina, numeroso materiale utile alla pesatura e al confezionamento dello stupefacente, denaro contante per un totale di quasi 16 mila Euro, una pistola semiautomatica completa di caricatore ed una pistola scacciacani completa di caricatore e 24 munizioni, priva del tappo rosso. Terminato il servizio, un uomo di 53 anni ed il figlio di 24 sono stati arrestati, mentre per un terzo è scattata la denuncia in stato di irreperibilità poiché si é dato  fuga. La Procura di Tivoli ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida delle misure pre-cautelari adottate dalla polizia giudiziaria.

Il 40enne originario delle Filippine era a bordo del suo monopattino elettrico quando la pattuglia del commissariato Borgo, nel transitare in via dei Bastioni di Michelangelo, lo ha fermato per un semplice controllo. Ma l’uomo, sin dalla richiesta dei documenti, si è mostrato nervoso ed insofferente, ripetendo più volte al personale della Polizia di Stato di aver fretta di recarsi al lavoro al più presto. L’atteggiamento schivo del soggetto ha condotto  ad un controllo più approfondito da parte degli agenti, i quali hanno successivamente rinvenuto diversi involucri di Shaboo indosso all’uomo, oltre una somma di 90 Euro. Accompagnato quindi negli uffici del commissariato, nel prosieguo delle indagini, gli investigatori hanno potuto riscontrare l’attività di spaccio dello straniero anche tramite l’accesso al suo cellulare, dove erano presenti  liste di nomi in agenda e le richieste di acquisto dello stupefacente. L’uomo è stato infine arrestato e la misura é stata convalidata da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Mentre una pattuglia della Polizia di Stato del commissariato di Porta Maggiore, transitando in via Luchino dal Verme, ha notato una persona all’interno di un’autovettura ferma che, al passaggio degli uomini in divisa, si è chinato come per occultare qualcosa sotto il sedile e successivamente disfarsene gettandola dal finestrino. Quindi gli agenti, scesi dal mezzo, hanno dapprima identificato l’uomo e successivamente recuperato, sull’adiacente marciapiede, un involucro di plastica risultato poi contenere diversi involucri di cocaina. Mentre indosso all’uomo, un 48enne italiano, all’interno di un marsupio che lo stesso portava in vita, sono stati rinvenuti altri involucri della stessa sostanza, oltre ad una somma in denaro pari a 150 Euro. Al termine dell’attività d’indagine, il 48enne, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria.

In zona Esposizione, nel quartiere Laurentino 38, durante un servizio dedicato per reprimere  lo spaccio di stupefacenti, svolto dagli uomini della Polizia di Stato del competente Distretto,   in via Domenico Giuliotti, è sopraggiunto un taxi dal quale è sceso un uomo che, dopo aver preso contatti con un’altra persona  gli ha consegnato dei soldi, ricevendo a sua volta 2 bustine. A questo punto sono intervenuti gli agenti interrompendo l’attività dello scambio,  bloccando le 2 persone e sequestrando alcuni involucri di cocaina, inoltre indosso ad uno dei due sono state anche trovate 130 Euro, probabile  provento dell’attività di spaccio. Ultimato il servizio, l’uomo, un romano di 37 anni, è stato arrestato per il reato di spaccio di sostanza stupefacente, misura  convalidata dall’Autorità Giudiziaria.

Ad Ostia, invece, una serie di servizi dedicati ai reati in materia di sostanze stupefacenti si sono svolti all’interno del parco Pietro Rosa, sito in Viale della Vittoria. Il parco, che accoglie quotidianamente un numero considerevole di persone, è stato quindi oggetto della lente d’ingrandimento dei poliziotti del X Distretto che sono riusciti, così, a smantellare una base di spaccio esistente al suo interno. Infatti, durante l’attività, è stata riscontrata la condotta di un giovane, che seduto su di una panchina, dopo aver parlato con alcuni ragazzi lì presenti, era solito accovacciarsi dietro dei cespugli da dove estraeva dei piccoli involucri. Acclarata l’attività di spaccio, gli agenti sono intervenuti rinvenendo numerosi involucri celati all’interno di alcuni pacchetti di sigarette ed indosso all’uomo ulteriori involucri assieme ad una somma in denaro pari a 455 Euro, probabile provento dell’ attività di spaccio. Il giovane, un 18enne egiziano, è stato arrestato e l’A.G. ne ha convalidato l’arresto.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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