Cronaca

Sezze, scoperti con la droga in auto: sequestrato oltre un chilo di cocaina

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Sequestrati beni per 700mila euro a un pregiudicato di Nettuno

Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Aprilia, durante un servizio di controllo del territorio e di
contrasto ai traffici illeciti, hanno individuato due soggetti in possesso di sostanze stupefacenti di varia natura destinate alla rivendita sul mercato.

L’arresto e la denuncia

In particolare, nei pressi del Comune di Sezze le Fiamme Gialle, insospettite dall’atteggiamento dei due uomini a bordo di un’utilitaria, hanno proceduto ad eseguire un controllo e, intimato l’alt all’autovettura, l’immediato ed evidente stato di agitazione del conducente ha indotto i militari a svolgere ulteriori approfondimenti mediante l’esecuzione di perquisizioni personali e domiciliari, all’esito delle quali sono stati rinvenuti, ben occultati, n. 1 panetto contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina, del peso complessivo di Kg 1,236, una confezione contenente gr. 10 di hashish e n. 2 dosi rispettivamente di cocaina e marijuana entrambe del peso di gr. 0,5. In considerazione quindi degli elementi di sospetto emersi, i Finanzieri hanno proceduto – fermo restando la presunzione di innocenza fino al compiuto iter processuale – all’arresto di
uno degli indagati e alla denuncia a piede libero dell’altro soggetto controllato per violazione dell’articolo 73 del D.P.R. 309 del 1990, ovvero per “detenzione ai fini di spaccio delle sostanze stupefacenti in sequestro”.

Immediatamente è stata notiziata l’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Latina che, contestualmente, ha avallato l’arresto in flagranza di reato ed ha disposto il sequestro della sostanza stupefacente.

L’intervento delle Fiamme Gialle sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo che, oltre a
garantire l’azione tipica di polizia economico finanziaria, si pone a tutela della parte “sana” della società e
dell’intera collettività, scendendo in campo in prima linea nel contrastare fenomeni di particolare allarme sociale e pericolosità per la sicurezza pubblica come il traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.