Non sono poi molti i giorni passati dal tempo di Natale che subito è arrivato un altro tempo speciale: la Quaresima. Possiamo ben dire che questa è la Quaresima più importante della nostra vita non fosse altro per il fatto che è quella che abbiamo da vivere e vale la pena allora mettersi con decisione in quegli atteggiamenti che ci permettono di riconoscere e accogliere i doni che il Signore ha riservato per i suoi figli. Si tratta di doni di grazia che arrivano nell’oggi della nostra vita che ci fanno partecipare in modo efficace alla costruzione della sua famiglia.
Tante volte in questi mesi abbiamo sottolineato la necessità di “camminare insieme” e un modo concreto per farlo è quello di sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda della Chiesa universale facendo nostri gli orientamenti che vengono da Papa Francesco.
Nel messaggio per la Quaresima 2023, commentando il vangelo della Trasfigurazione (Mt 17,1-13) una dimensione che il sommo pontefice mette in evidenza è quella dell’ascolto che corrisponde anche all’impegno che ci stiamo sforzando di attuare in questi primi due anni di cammino sinodale. È evidente che il Signore vuole che ci specializziamo sempre più come comunità in questa dimensione fondamentale della vita in Cristo. L’invito primo è quello di mettersi in ascolto della voce del Signore. La Quaresima fa risaltare positivamente quell’atteggiamento penitenziale di conversione che corrisponde al silenzio. Sarà utile allora rimettere l’attenzione sul nostro modo di pregare facendo tacere tutti quei “rumori” che si mettono fra noi e Dio. Non si tratta tanto di rumori esteriori quanto di quelle voci che affollano la mente ed il cuore e che a volte senza che nemmeno ce ne rendiamo conto non lasciano spazio ad altro.
L’invito è quello di farlo anche fermandosi fisicamente dedicando del tempo ogni giorno ad ascoltare il Signore che in tanti modi continua a parlarci. E come ci parla, dice Papa Francesco?
… Anzitutto nella Parola di Dio, che la Chiesa ci offre nella Liturgia: non lasciamola cadere nel vuoto; se non possiamo partecipare sempre alla Messa, leggiamo le Letture bibliche giorno per giorno, anche con l’aiuto di internet (dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2023).
La parola che ci ha lasciato è uno dei doni più grandi dell’amore del Signore per noi e Il miracolo che avviene ogni volta che ci mettiamo davanti alla Parola di Dio “disarmati”, senza giudizi e preconcetti, senza filtri, è quello della conversione in figli … Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! (1Gv 3,1).
Si, siamo figli, rigenerati continuamente dalla Sua Parola e questa è la condizione indispensabile che ci permette di continuare ad ascoltare il Signore riconoscendo la sua voce anche nei fratelli … soprattutto nei volti e nelle storie di coloro che hanno bisogno di aiuto (dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2023).
Ecco allora che l’ascolto esalta un’altra dimensione importante di questo tempo speciale, la prossimità che si fa carità attraverso parole, gesti e azioni di accoglienza e solidarietà. Sarebbe bello in conseguenza di questi atteggiamenti, veder crescere il già significativo numero di volontari che mettono a disposizione parte delle proprie giornate nelle Caritas e nelle tante situazioni che la fantasia dell’amore suscita nelle nostre comunità. Un’altra occasione molto concreta sarà quella di domenica 26 marzo (V di Quaresima) giornata in cui in tutte le chiese italiane è indetta una colletta nazionale quale segno di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti, ai bisogni materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate della Turchia e della Siria.
C’è poi un altro aspetto che Papa Francesco collega al processo sinodale … l’ascolto di Cristo – dice – passa anche attraverso l’ascolto dei fratelli e delle sorelle nella Chiesa, quell’ascolto reciproco che in alcune fasi è l’obiettivo principale ma che comunque rimane sempre indispensabile nel metodo e nello stile di una Chiesa sinodale (dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2023).
Da questo punto di vista, il cammino sinodale ci sta consegnando un metodo, quello della conversazione spirituale, che attraverso l’impegno di tanti sta portando in diversi casi frutti sorprendenti. Dobbiamo crederci: superata la comprensibile difficoltà del primo passo spesso si aprono strade impensabili e affascinanti. L’invito è quello di allargare sempre più il cerchio di queste conversazioni a partire dai Consigli pastorali parrocchiali per poi attivarli in quelle situazioni che lo Spirito continua ad indicare ai suoi figli.
Buon cammino e buona Quaresima a tutti.
Vescovo Stefano