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Confezionamento alimentare: tre cose da sapere, le più importanti

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Il mondo del packaging alimentare è così vasto, diversificato e in continua trasformazione che chi per la prima volta vi si avvicini, perché alla ricerca per esempio dell’imballaggio perfetto per i propri prodotti, può non avere ben idea di cosa è importante valutare con più attenzione e perché. Ecco, allora, tre cose indispensabili da sapere sul confezionamento alimentare.

Cosa c’è da sapere su packaging e confezionamento alimentare

L’espressione packaging alimentare è, innanzitutto, piuttosto vaga. L’imballaggio di un prodotto destinato alla vendita è – sempre, non solo in campo alimentare – tutto ciò che lo protegge da caldo, freddo, umidità e numerosi altri fattori che potrebbero danneggiarlo e allo stesso tempo lo rende facilmente trasportabile fino al punto vendita e, da lì, per l’uso finale a cui è destinato. Aziende specializzate in confezionamento alimentare come Volmar Packaging hanno così, un catalogo vasto di alternative come pellicole e film protettivi, vaschette laminate o in carta accoppiata, buste e confezioni sottovuoto appositamente pensate per le caratteristiche dei più diversi prodotti alimentari e con cui riescono a venire incontro alle esigenze dei singoli clienti. A causa della loro particolare natura, però, spesso i prodotti alimentari hanno bisogno di packaging complessi e che, oltre al semplice imballaggio primario che sta direttamente a contatto con l’alimento, contemplano un imballaggio secondario che permette di disporlo meglio sugli scaffali della grande distribuzione o dei negozi specializzati e/o di un imballaggio terziario che lo mantiene al sicuro soprattutto durante il trasporto.

Soprattutto per la parte di packaging che sta a diretto contatto con gli alimenti esistono numerose norme, sia italiane e sia europee, che disciplinano il confezionamento alimentare. Nella maggior parte dei casi si tratta di norme igienico-sanitarie che fanno sì che nelle confezioni destinate ai prodotti alimentari non siano presenti sostanze nocive per la salute umana e che le stesse siano in grado di mantenere inalterate a lungo le proprietà organolettiche e nutritive degli alimenti. Alcune previsioni riguardano, invece, le informazioni che devono essere obbligatoriamente presenti sull’imballaggio per le diverse tipologie di cibo – si tratta di informazioni come origine, ingredienti e allergeni, data di scadenza, proprietà nutrizionali, eccetera – e di cui si dovrebbe tenere conto nel progettare la confezione dell’alimento.

Disegnare il packaging alimentare è, del resto, un processo più complesso di quanto si immagina. Richiede di prendere in considerazione molti aspetti come, oltre a quelli già citati, che se lo stesso prodotto alimentare si rivolge a target diversi o ha occasioni d’uso diverse può necessitare di una confezione versatile e che sia allo stesso tempo facile da aprire anche se si è fuori casa e richiudibile se non si tratta di una monoporzione consumabile in una sola volta. La buona notizia è che molti fornitori offrono la possibilità ai propri clienti di personalizzare le confezioni alimentari perché risultino davvero quelle migliori per i diversi prodotti. Ricerca e innovazione hanno portato, comunque, nel campo del confezionamento alimentare importanti novità come gli skin pack che aderiscono come una seconda pelle ai prodotti freschi per allungarne la durata o come soprattutto le confezioni riciclabili e le confezioni compostabili che risultano più sostenibili e amiche dell’ambiente.

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