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Roma, la petizione del coordinamento Precarietà e Unità: “La scuola non si tocca”

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Il Coordinamento Precarietà e Unità ha scritto una petizione in merito alla condizione delle scuole nella Capitale.

RISPARMIATE SU ALTRO, LA SCUOLA NON SI TOCCA

Dopo i ripetuti comunicati da parte del Coordinamento Precarietà e Unità oggi vi chiediamo di firmare questa petizione per dare maggiore risonanza alla situazione CRITICA in cui versa il settore educativo e per far sentire tutto il nostro sdegno dopo gli accordi sindacalifirmati dalle diverse sigle sindacali (CISL,CGIL E UIL) che, accettando di scende a compromessi, hanno sfavorito gli utenti e noi lavoratori, venendo meno alla legge Regionale del 5 Agosto 2020 che ad oggi è ancora in vigore.

Noi chiediamo:

  • Mantenere inalterato il rapporto numerico educatore bambino 1/7 (come previsto dalla legge Regionale numero 7 del 5 Agosto 2020 ART.35) per tutta la durata del servizio.
  • Al fine di garantire l’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali, chiediamo che venga rispettato il rapporto numerico educatore bambino, sia per il nido che per la scuola dell’ infanzia di 1/1 (come previsto dalla Legge Regionale numero 7 del 5 Agosto 2020 ART.9) per l’intera durata della permanenza in struttura dello stesso.
  • Chiediamo inoltre che le sostituzioni su malattie vengano garantite anche per la fascia oraria pomeridiana al fine di assicurare la stabilità e continuità ai piccoli utenti, senza dover optare per lo smistamento in sezioni diverse e lasciare gli stessi senza alcun punto di riferimento.
  • Richiediamo il ripristino del certificato medico per assenze superiori a 5 giorni e di inserire nelle strutture la figura professionale del pediatra al fine di garantire il benessere del bambino.
  • Garantire assunzioni a tempo indeterminato dei candidati idoni dalla graduatoria unica nido e infanzia attenendosi alla percentuale della normativa Europea che è pari al 25% ogni anno.

Vogliamo ricordare che la scuola è una comunità educante, nella quale vivono più soggetti, uniti da un obbiettivo comune: educare, cioè far crescere in maniera equilibrata ed armonica i bambini, che fanno parte di questa comunità, sviluppare le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana.

Risparmiate su altro, la scuola non si tocca!

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