Cronaca

“Interessi fino al 202% annuo”, arrestati due presunti usurai ad Albano Laziale e Alvito

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i Finanzieri del Comando Provinciale della Capitale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche “per equivalente”, di beni per un valore superiore a 20 milioni di euro

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il G.I.P. del locale Tribunale ha disposto gli arresti
domiciliari nei confronti di due soggetti residenti ad Albano Laziale (Roma) e Alvito (FR) per le ipotesi di reato di usura, tentata estorsione e esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

Cosa è successo

Il provvedimento è stato adottato all’esito delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria
della Guardia di finanza di Roma, le quali – originate dalla denuncia presentata da una presunta vittima di usura – hanno consentito di appurare che i due indagati, nel corso del tempo hanno concesso credito nei confronti di 8 persone, facendosi promettere interessi usurai fino al 202% annuo e nei confronti di ulteriori 13 beneficiari ed esercitando abusivamente l’attività finanziaria, in violazione di quanto disposto dall’art. 132 del D. Lgs. 385/1993.

In particolare, attraverso il meccanismo del cd. “passaparola”, soggetti bisognosi si rivolgevano ai due indagati ai quali restituivano in rate, settimanali o mensili, il capitale illecitamente “prestato” e la quota di interessi richiesti sullo stesso.

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Sulla base degli elementi di prova raccolti, il G.I.P. ha ritenuto raggiunta la gravità indiziaria in ordine ai delitti
contestati, a testimonianza dell’efficacia dell’azione svolta dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza.

Foto di repertorio