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I parchi naturali della Sicilia, nucleo di biodiversità di flora e fauna

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I parchi naturali della Sicilia, nucleo di biodiversità di flora e fauna

L’Italia ha il più alto tasso di biodiversità di tutta Europa. Merito della sua conformazione geografica, della varietà dei territori e dei climi, i quali consentono a tante specie differenti di vivere e riprodursi. Non meraviglia, dunque, il trend positivo che da anni contraddistingue i dati del turismo naturalistico, il quale ha avuto una ulteriore spinta proprio dalla pandemia da Covid 19. Spazi aperti, aria salubre, possibilità di fare movimento: sono soltanto alcuni dei vantaggi di scegliere di viaggiare scoprendo i numerosi parchi naturalistici italiani.

Scoprire la Sicilia attraverso i Parchi naturali

Una delle regioni italiane più ricche di biodiversità è certamente la Sicilia. È in testa alla classifica nazionale se si tiene conto del numero di specie endemiche ed esclusive, che si attestano rispettivamente a 322 e 344. A seguirla vi è la regione Sardegna, con uno stacco di almeno 100 specie per ogni tipologia. In effetti si tratta di una regione che è possibile considerare come un vero e proprio hotspot di biodiversità tra flora e fauna, anche grazie alla presenza di ben quattro parchi naturali.

I Parchi naturali regionali della Sicilia

Scoprire la Sicilia attraverso i suoi parchi naturali regionali è un’esperienza molto affascinante, difficile da dimenticare. È qui che si scopre l’autenticità di una regione dai mille volti, che non è fatta soltanto di grandi attrattori storici e di aree marine.

Parco delle Madonie

Con i suoi 40 mila ettari, il Parco delle Madonie rappresenta un imperdibile ecosistema montano del Mediterraneo. Comprende una quindicina di comuni, che vanno da Cefalù e raggiungono l’interno dell’isola. Nato nel 1989 è situato nel centro nord, qui gran parte dei piccoli borghi della zona offrono una fotografia senza tempo, accomunati dalla radice araba normanna. Vi troviamo anche la seconda vetta più alta della regione, ovvero Pizzo Carbonara, che raggiunge i 1979 metri sul livello del mare. Tra le curiosità che la precedono, la presenza di una piccola e caratteristica stazione sciistica denominata Piano Battaglia. La posizione di questo Parco è davvero interessante per chi desidera unire la passione per il mare a quello per la natura.

Per poter godere contemporaneamente delle acque azzurre del borgo medioevale di Cefalù e dei numerosi percorsi naturalistici dell’area, il residence Cala Grande si conferma una perfetta base di appoggio. Da non perdere, soprattutto se si viaggia con bambini e ragazzi, il Parco Avventura Madonie con percorsi acrobati e case sugli alberi.

Parco dei Nebrodi

È il polmone verde della Sicilia, considerato che ospita il 50% dei boschi regionali. Con i suoi 70 chilometri di catena montuosa, l’Appennino siciliano è ormai sinonimo di percorsi naturalistici tra boschi, laghi e sorgenti. Un sistema turistico sostenibile che ha integrato la nota accoglienza siciliana con tutte le tipicità e le tradizioni locali. Di rilievo i progetti del Parco dei Nebrodi che, negli ultimi anni, hanno permesso di sostenere attività agronomiche e pastorali. Nella più grande area protetta regionale ricadono ben 24 comuni, di cui molti rappresentano eccellenze gastronomiche conosciute in tutto il mondo. Impossibile non citare Bronte, cittadina che produce pistacchi di altissima qualità.

Parco dell’Etna

Il gigante di fuoco è ormai una immagine simbolo dell’intera regione. L’Etna, difatti, con i suoi 3300 metri di altitudine è il vulcano attivo più alto di tutta Europa. Un altro dei primati siciliani, che confermano l’eccezionalità delle sue mete. A lasciare incantati gli escursionisti che si incamminano nel Parco dell’Etna è la varietà di paesaggio, il quale va dal mare ai boschi, fino all’ambiente lunare offerto dalla presenza delle colate laviche. In effetti, superati i 2500 metri la vegetazione non riesce più a crescere, non si incontrano più di qualche ginestra. Si tratta del primo dei parchi regionali istituti, nato nel 1987, grazie all’interesse che da sempre ha suscitato il vulcano. Tra le curiosità più attrattive vi è la presenza di circa 200 grotte, tra cui la Grotta del Gelo. Si tratta di una formazione di scorrimento lavico, come le altre, al cui interno c’è la presenza perenne di ghiaccio e una temperatura che non supera mai i 6 gradi centigradi. La Grotta dei tre livelli, invece, è una delle più lunghe grotte dell’Etna e anche una delle più estese al mondo.

Parco Fluviale Alcantara

Tra le province di Catania e di Messina, non distante dai Parchi dei Nebrodi e quello dell’Etna, sorge il Parco Fluviale Alcantara. Il suo nome, che deriva dall’arabo al qantarah, significa ponte. In effetti, visitare quest’area non vuol dire soltanto scoprire aree verdeggianti, castelli e gole, ma anche incontrare la storia siciliana che si intreccia indissolubilmente con quella bizantina, araba e normanna. Imperdibili le Gole dell’Alcantara, figlie di un’attività eruttiva che risale a circa 8 mila anni fa. Alte fino a 25 metri, in alcuni punti lasciano il visitatore esterrefatto. Nate da colate di lava basaltica, raffreddandosi hanno preso forme inattese e originali che – in taluni casi – ricordano la struttura molecolare di cui è composta. Qui è possibile, oltre alle passeggiate, prenotare bike tour, percorsi di rafting e trekking fluviale.

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