Cronaca

Latina. Calci e pugni al giudice di gara perché aveva espulso il figlio: paura durante una partita di calcio a cinque

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Il Questore di Latina, nel quadro delle attività dirette a contrastare il fenomeno delle violenze in occasione di manifestazioni sportive, ha emesso in data 5 ottobre u.s., su proposta del Comando Carabinieri , il provvedimento di Divieto di Accedere a Manifestazioni Sportive (D.A.Spo.) ai sensi dell’art. 6 della Legge 401/1989 e successive modifiche nei confronti del genitore di un giocatore di una squadra di calcio a cinque di quel centro.

La vicenda

Il divieto, della durata di un anno, è stato emesso a causa dell’atteggiamento tenuto dal padre di uno dei giocatori di una squadra di calcio a cinque, impegnata in una partita con un’altra compagine. L’uomo, evidentemente contrariato dalla decisione dell’arbitro che aveva espulso il figlio, è entrato nel campo da gioco ed ha aggredito con calci e pugni il giudice di gara.

Nel mentre, è stato trattenuto a stento dai calciatori presenti e l’arbitro è riuscito a rifugiarsi nella propria autovettura, dove ha cercato di chiamare le Forze dell’Ordine, ma è stato comunque raggiunto dall’uomo, che lo ha minacciato di morte.

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Solo a fatica gli astanti sono riusciti ad accompagnarlo fuori dal centro sportivo, mentre il giudice di gara è costretto ad arbitrare l’incontro successivo seduto su di una sedia, a seguito dei colpi ricevuti.

Per tali fatti, l’uomo è stato indagato in stato di libertà alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Latina.

Foto di repertorio

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