Cronaca

Omicidio di Torvajanica: trovato il mandante e i due complici

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 Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della DDA della locale Procura della Repubblica, a carico di M.G, pregiudicato 40enne, gravemente indiziato di essere il mandante dell’omicidio del cittadino albanese SHELAJ Selavdi, nonché a carico del cognato C.G, gravemente indiziato del reperimento dell’arma del delitto.

Ecco tutti i dettagli

Il 20.09.2020, nei pressi del chiosco “Bora Bora” sito sul lungomare Sirene di Torvajanica, in quel momento affollato di bagnanti, un uomo con volto travisato da mascherina e bandana esplodeva, da breve distanza, due colpi di pistola calibro 7,65 browning contro SHELAJ Selavdi, detto “Simone”, colpendolo mortalmente al collo.

Il successivo 17.12.2021, grazie alle investigazioni del Nucleo Investigativo Carabinieri di Frascati e della Squadra Mobile di Roma, gli esecutori di tale delitto venivano individuati in B.E, fratello del più noto pregiudicato romano B.L, e nell’argentino C.R.E, quest’ultimo già tratto in arresto poiché gravemente indiziato di essere l’esecutore anche dell’omicidio del capo ultras della Lazio PISCITELLI Fabrizio detto “Diabolik”.

Le indagini che hanno portato all’odierno provvedimento cautelare, svolte dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma dietro il coordinamento della DDA della Procura della Repubblica capitolina, oltre a corroborare il quadro accusatorio nei confronti di tutti gli indagati con nuovi elementi investigativi, consentivano di far piena luce anche in relazione alle fasi progettuali ed esecutive del delitto raccogliendo numerosi gravi indizi di reità a carico del pregiudicato romano M.G, ritenuto il mandante, nonché a carico del cognato C.G, colui che avrebbe reperito l’arma del delitto, e del ricettatore D.L., colui che avrebbe fornito lo scooter provento di furto utilizzato dai killer.

M.G era già detenuto poiché tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma poiché gravemente indiziato di essere il mandante del duplice tentato omicidio in danno dei fratelli COSTANTINO, avvenuto il 13.07.2021 nel quartiere Alessandrino. Al pregiudicato di origini napoletane era stato notificato il provvedimento restrittivo unitamente a C.R.E, gravemente indiziato di essere l’esecutore anche di tale agguato.

Il complesso delle attività di indagine permetteva di ipotizzare che il movente dell’omicidio di SHELAJ Selavdi fosse riconducibile a un’azione di carattere vendicativo a seguito dell’agguato consumato in data 14.11.2019 nei confronti di B.L, soggetto molto vicino a M.G.

L’Autorità Giudiziaria, concordando con le ipotesi formulate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per M.G e C.G e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per D.L.

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