Notizie adv

Quali sono i materiali sicuri da usare per vestire i bambini?

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
roma tumore bimbo operato alla nascita

Quando arriva un bambino o una bambina, siamo di fronte a uno dei momenti più belli della vita. Sono però tante le cose a cui pensare per poter accogliere adeguatamente il nascituro. E soprattutto nei primi mesi e anni di vita, i bambini danno tante gioie ma anche tante preoccupazioni, a partire dalla dieta (inteso semplicemente ciò che devono mangiare) per proseguire con gli ambienti educativi (quali scuole scegliere) o con la scelta delle persone che si occuperanno di loro, senza trascurare nemmeno gli abiti.

Per vestire un neonato è necessario un po’ di tutto, in quantità e qualità. Bisogna porre attenzione alla qualità dei materiali utilizzati, considerando che saranno utilizzati in grandi quantità: i neonati si sporcano molto facilmente per cui occorre cambiarli tutti i giorni, anche più volte al giorno. Vediamo quindi come scegliere gli abiti e a cosa fare attenzione, focalizzandoci in particolare sull’abbigliamento neonato.

Come vestire un neonato

Tutine, body, calzine, cappellino e poi magliettine, pantaloncini, gonnelline: l’elenco di abbigliamento neonato può essere molto lungo, ma vi sono alcune regole base per poter scegliere i vestiti migliori. Innanzitutto, più sono piccoli e più bisogna evitare tessuti sintetici che potrebbero dare luogo a irritazioni della pelle. I bimbi piccoli hanno una pelle molto delicata e nei periodi caldi sudano molto, per cui il rischio che si formino irritazioni cutanee potrebbe essere alto. Di gran lunga meglio scegliere body e tutine in cotone, che resta il tessuto migliore anche per gli adulti: permette una buona traspirazione, è ipoallergenico e morbido. Resiste a numerosi lavaggi anche se tende un po’ a stringersi, cosa superabile stirando. Quindi chiede più manutenzione dei tessuti sintetici, ma ne vale la pena.

Ecco quali alternative si possono usare.

·        Popeline di cotone

E’ un tessuto che si realizza partendo da 2 fili di cotone, che solitamente hanno diversi spessori; il risultato finale è un tessuto leggermente satinato. E’ morbido al tatto, assorbente – quindi l’ideale con i bebè – e assolutamente ipoallergenico. Come il cotone, resiste ai lavaggi ma, di nuovo, necessità il passaggio col ferro da stiro.

·        Garza di cotone

Sempre più presente nel settore tessile per neonato, è un tessuto con un’ottima traspirazione. Spesso è in doppio strato, o rischia di essere trasparente; a differenza del normale cotone, non bisogna stirarlo. Ancora più comodo da gestire quindi.

·        Mussola

Continuiamo con le varianti del cotone arrivando alla mussola. E’ perfetta per i periodi caldi, o per gli indumenti maggiormente a contatto con la pelle, perché è uno dei tessuti più traspiranti che ci siano; inoltre è morbidissima, e lo diventa ancora di più dopo ogni lavaggio. E’ sempre consigliato il ferro da stiro però perché i capi tendono un po’ a restringersi. Oltre agli abiti, la mussola è utilizzata per confezionare ampie fasce che permettono di accogliere e stringere il neonato, facendolo sentire protetto. Potete trovare anche dei sacchi nanna realizzati in questo materiale.

·        Bambù

Unica fibra sintetica di questo elenco, che però non ha nulla da invidiare a quelle naturali, è la viscosa di bambù. Viene sempre più spesso usata anche per confezionare biancheria per la casa, dalle lenzuola agli asciugamani, perché è un tessuto assorbente e resistente. Cosa cercare di più per vestire un neonato? Da considerare anche che non richiedere neppure di essere stirata, dato che non si creano pieghe quando viene lavata, ma è sempre morbida al tatto.

Bavaglini per neonati

Quando arriva un neonato, meglio fare una scorta industriale di bavaglini. Non pensiate servano solo al momento delle pappe; anche con l’allattamento al seno sono indispensabili, per qualche rigurgito o qualche sbavatura, soprattutto quando arrivano i dentini.

Per i primi mesi, i più consigliati sono quelli in spugna: morbidi e assorbenti, sono da lavare spesso. Meglio poi se sono semplici, senza disegni o ricami. Sceglieteli con fodera interna magari, per evitare che il piccolo bagni i vestiti (anche se accade spesso).

Più avanti invece si potrà dare spazio a qualche fantasia in più. A quel punto potete scegliere l’immancabile cotone, il materiale migliore per questo accessorio. Potrete sceglierli con qualche ricamo, magari fatto a mano da nonne o zie che amano il fati da te, per renderlo unico.

I bavagli impermeabili invece sono da lasciare per i bimbi più grandi, quando già vanno all’asilo e mangiano da soli. Prima è inutile, e controproducente, perché non c’è cibo solido da cui “difendersi”.

Attenzione a parti dell’abbigliamento che si staccano

Quando il bimbo è piccolo, evitate magliette che abbiano parti che si possano staccare facilmente e ingerire, come i bottoni. Ci sono prodotti apposta che sono pensati proprio per evitare questi incidenti domestici. In effetti già a monte non vengono confezionati vestiti con bottoni per neonati, ma qualche parente solerte potrebbe scovarne qualcuno o farne uno con le proprie mani.

Attenzione anche alle cerniere lampo, che potrebbero graffiare, e anche alle decorazioni: ce ne sono alcune applicate in rilievo che possono essere piuttosto rigide. Se sono fissate in punti sbagliati, come troppo vicino al collo o alla piega del gomito, possono sfregare una pelle così delicata tanto da creare qualche fastidioso graffio.

Benzina 1.739 €/lt Diesel 1.699 €/lt GPL 0.679 €/lt Prezzi aggiornati al 13-12-2023
Raggiungimi