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A Paliano va in scena un coinvolgente convegno con l’ADMO per sensibilizzare sul tema della donazione

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A Paliano va in scena un coinvolgente convegno con l'ADMO per sensibilizzare sul tema della donazione

Venerdì 17 dicembre la città di Paliano ha ospitato l’ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo, nel convegno “Dono, non so per chi, ma so perché” organizzato dagli Assessorati alla Sanità e alle Politiche Giovanili.

PALIANO, COINVOLGENTE CONVEGNO CON L’ADMO PER LA SENSIBILIZZAZIONE SULLA DONAZIONE

Un incontro in cui il presidente ADMO Lazio Giulio Corradi, e i referenti ADMO Alberto Farinacci e Antonella Brandimarte, hanno presentato, attraverso toccanti storie personali, l’associazione, l’importanza delle donazioni e la tipizzazione, procedura fondamentale per implementare il registro dei donatori.

A rendere l’iniziativa ancora più emozionante, visto il tema trattato, la testimonianza di una concittadina palianese, che ha ricevuto il trapianto di midollo e, raccontando la sua esperienza in poche e semplice parole, ha spiazzato il pubblico presente a cui sicuramente sarà arrivato il messaggio che “in tanti casi non ci sono alternative al trapianto e trovare un donatore compatibile significa rinascere per una seconda volta”. A seguire le parole di un’altra giovane palianese che da qualche tempo è entrata nel registro dei donatori.

Serena Montesanti, consigliere con delega alle Politiche Giovanili: «Abbiamo voluto ospitare l’ADMO qui a Paliano perché consapevoli della presenza, purtroppo, di tante persone che sono in attesa di un trapianto ed hanno la loro vita in bilico. Tanti che aspettano un donatore compatibile.

L’ADMO ci ha mostrato come quel donatore potrebbe essere chiunque e vivere ovunque. Basta sottoporsi alla facile procedura della tipizzazione per poter essere l’unica àncora di salvezza per un altro essere umano in attesa. L’informazione è essenziale per fare una scelta che potrebbe cambiare la vita sia di chi riceve, sia di chi dona».

«Giovani dai 18 ai 35 anni, in buona salute e sopra i 50 kg: questi gli unici requisiti per entrare nel registro donatori dopo un semplice e indolore prelievo di sangue o di saliva. Una procedura senza nessun pericolo ma che porta con sé conseguenze importanti e soprattutto vitali per chi ne ha bisogno. Quello che evidentemente manca è la cultura della donazione ma solo per mancanza di informazione e conoscenza sul tema dei trapianti di midollo.

La nostra città per esempio grazie all’Avis locale conta tanti donatori di sangue in seguito alle campagne di sensibilizzazione portate avanti. Ora è necessario fare un passo avanti e avvicinare sempre più giovani alla tipizzazione». Queste le parole dell’Assessore alla Sanità Valentina Adiutori.

Il Sindaco Domenico Alfieri: «Ringrazio a nome dell’Amministrazione Comunale l’ADMO per averci introdotto in una realtà che purtroppo può toccare ognuno di noi ma su cui non siamo sufficientemente informati. Donare non costa nulla, ma può salvare una vita e noi, come amministratori, abbiamo il compito di investire in queste campagne di sensibilizzazione finalizzate alla crescita nella popolazione della cultura del volontariato in genere e della donazione di midollo osseo e cellule staminali.

Grazie all’Avis, come anche alle altre associazioni di volontariato presenti nel nostro territorio, Protezione Civile, Croce Rossa e tante altre, che ci dimostrano che in ogni campo e in ogni settore è importante rendersi utile in qualsiasi modo per il beneficio dell’altro. E grazie ad Annalisa Morelli e Caterina Montesanti per le loro testimonianze».

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