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Colleferro, divieto di accesso per i cani nelle aree pubbliche: la protesta del M5S (FOTO)

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Colleferro, divieto di accesso per i cani nei luoghi pubblici: la protesta del M5S (FOTO)
Cosa fa di una collettività una comunità sana?
Di certo anche il rispetto e la tutela degli spazi pubblici. Ma non di meno l’attenzione verso ogni categoria di cittadini salvaguardandone i diritti.
Fatto sta che a Colleferro ci sono luoghi pubblici in cui si applicano regole discriminanti:
Con ordinanza n. 116 del 07/12/2015 il Sindaco, al fine di tutelare la serenità e il diritto allo svago dei cittadini e di prevenire la diffusione di malattie conseguenti il contatto, anche accidentale tra persone , in particolare bambini, e le deiezioni canine, VIETA di condurre cani di qualsiasi razza e taglia nei giardini, nei parchi e nelle aree verdi comunali relegando come unica area attrezzata per la sgambatura dei cani il giardino di via delle Betulle (antistante la chiesa di S. Bruno). L’accesso a quest’area, tra l’altro, è subordinato al pagamento di una quota annuale in favore di un’associazione che dovrebbe occuparsi della manutenzione e della regolamentazione degli accessi nell’area.
Il meetup 5 stelle di Colleferro denuncia il carattere discriminatorio dell’ordinanza e ricorda a questa amministrazione la recente pronuncia del T.A.R. del Lazio, Roma, in particolare sez. II bis sentenza 17 maggio 2016 n. 5836 di cui riportiamo la massima lordinanza del Sindaco che vieta ai proprietari di cani di accedere alle aree di verde pubblico è ILLEGITTIMA in quanto non bilancia adeguatamente le esigenze dei cani e dei loro padroni con quelli di chi invece i cani non li ha”.
Infatti la legittima esigenza di tutelare il decoro, ligiene pubblica e la sicurezza dei cittadini è già adeguatamente presidiata dalla normativa statale, che impone ai proprietari e detentori di cani di condurli in aree pubbliche con guinzaglio e museruola (), oltre allobbligo di raccogliere le eventuali deiezioni canine.
I Sindaci non possono imporre il divieto generalizzato di accedere con gli animali in tutte le aree verdi pubbliche, ma solo attivare gli ordinari strumenti di controllo, vigilanza e sanzione delle violazioni accertate.
Infatti il divieto assoluto di accesso con i cani, anche se custoditi e condotti al guinzaglio, in tutte le aree comunali destinate a verde pubblico, comporta una limitazione ingiusta della libertà di circolazione dei cittadini poiché lordinanza viola i principi di adeguatezza e proporzionalità, dato che le legittime finalità perseguite sono già adeguatamente tutelate e sanzionate da vincoli chiari e cogenti: gli accompagnatori o i custodi di cani sono obbligati a rimuovere le eventuali deiezioni con appositi strumenti e di condurli in aree pubbliche con idonee modalità di custodia, così come previsto dalla normativa.
Spetterebbe al Comune impegnarsi fattivamente affinché siano rispettati gli obblighi di legge anziché impedire laccesso dei cani nelle aree pubbliche. Quindi perché la nostra Amministrazione non dovrebbe adeguarsi garantendo anche ai tanti proprietari di cani di godere dei ben 10 giardini pubblici? E sopratutto, questa amministrazione, persegue con altrettanto zelo la cura delle aree pubbliche quando a potervi accedere sono le persone? È sufficiente apporre un divieto per evitare che le norme esistenti vengano disattese? Guardate ad esempio cosa si osserva in un’altra area pubblica.
PORTERESTI IL TUO BAMBINO IN UN POSTO COME QUESTO?
F O T O
Queste foto non sono state scattate in un luogo degradato di chissà quale città del Terzo mondo. Sono immagini del giardino in via Giotto dedicato a Placido Rizzotto, ucciso da cosa nostra nel 1948 per la sua attività di sindacalista (eppure il nostro Sindaco non perde occasione pubblica per esternare la sua ammirazione verso tali eroi); giardino meglio conosciuto come giardino del boschetto.
Non ci sembra possibile che questo scempio possa essere stato realizzato da un animale mal custodito. Non è certo riempiendo la città di divieti che si realizza il rispetto degli spazi comuni. Il cittadino dovrebbe essere educato al rispetto degli spazi di tutti e nel caso in cui non si attenga a quelle che sono semplici regole di civiltà deve temere le sanzioni. E per temere le sanzioni l’amministrazione dovrebbe presidiare, anche a discresione e/o a segnalazione, tali spazi.
Nell’auspicare che l’ordinanza, proprio per la sua illegittimità venga sospesa, il meetup Colleferro 5 Stelle propone all’amministrazione di prendere in considerazione lo spazio dei giardini sopra citati per realizzare un ulteriore spazio adibito per la sgambatura a tutela e cura da parte dei custodi dei cani stessi. Sarebbe sufficiente dotare tale spazio di acqua corrente e di appositi contenitori per la raccolta delle deiezioni canine, oltre che assicurare un minimo di vigilanza per il rispetto delle regole e di manutenzione a cura dello stesso Comune, visti gli esiti della gestione, peraltro a pagamento, da parte di associazioni di volontariato e simili che lasciano alquanto a desiderare, come nel caso del giardino di via delle Betulle.
Riempire Colleferro di autoritari divieti insensati e al limite della legalità non rende la città migliore ma, anzi, di certo meno serena. L’inciviltà di alcuni, dimostrata dalle foto e dalle tracce del passaggio di cani che troviamo disseminate lungo le nostre strade, non può e non deve limitare le libertà di tutti.
meetup Colleferro 5 Stelle

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