Cronaca

Villa Latina, scoperti lavoratori “a nero” in un capannone: deferito il responsabile anche per smaltimento illecito di rifiuti

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Nel corso di programmati servizi preventivi tesi al contrasto d’illeciti in materia di lavoro nero ed inquinamento ambientale, i Carabinieri della Stazione di Atina, unitamente a quelli del locale Comando Forestale, coadiuvati da personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Frosinone e da personale della Polizia Locale di Villa Latina, hanno proceduto al controllo di un capannone industriale adibito a falegnameria, di proprietà di un noto artigiano del posto.

La vicenda

Durante l’ispezione effettuata, gli operanti avevano modo di rilevare la presenza di due operai che prestavano attività lavorativa senza regolare contratto di lavoro.

Inoltre, il titolare dell’azienda non era in grado di fornire alcuna documentazione inerente allo smaltimento dei rifiuti prodotti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, né di esibire le previste autorizzazioni ambientali relative all’immissione nell’atmosfera delle polveri causate dall’attività lavorativa. Il predetto, pertanto, veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica per illecita gestione dei rifiuti ed emissione di polveri in atmosfera in assenza di autorizzazione, procedendo al sequestro preventivo dell’intero capannone.

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Contestualmente veniva anche sanzionato per le violazione in materia di lavoro sommerso, con la sospensione dell’attività lavorativa fino all’avvenuta regolarizzazione della posizione dei due operai e con una sanzione di euro 3.600.

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