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Covid-19: quali sono i settori più colpiti dalla pandemia in Italia

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La pandemia da Covid-19 è arrivata in Italia come un fulmine a ciel sereno, andando a colpire alcuni dei settori più importanti del Paese e pesando su un’economia che appena accennava a venire fuori da una crisi. I settori più colpiti sono di certo quello del turismo e della produzione manifatturiera, ma anche quello dei giochi di certo non è rimasto indenne.

A determinare la difficoltà in questi settori è stato l’insieme di più elementi: per il settore del turismo, per esempio, ha gravato molto la questione logistica; per quello della manifattura, la mancanza di liquidità nelle famiglie in concomitanza con l’esigenza di fare cassa in un momento d’incertezza per il futuro. In un settore come quello dei giochi, la mancanza di misure che prendessero in considerazione il tipo di utenza e le sue fasce orarie di frequentazione delle sale.

I settori in crisi: azione e reazione

A proprio modo ogni comparto ha cercato di reagire, con più o meno efficacia. C’è chi si è “buttato” nel mondo del commercio online un po’ improvvisando; chi ha cercato di fare delle vendite promozionali già per l’anno prossimo a dire il vero senza grande riscontro; chi ha proposto, invece, offerte imperdibili e quasi “svantaggiose” in termini economici.

Dopo il lockdown c’è stata in generale, certo, una ripresa su tutti i fronti, ma tuttavia non sufficiente a poter portare le aziende fuori indenni dalla crisi generata dalla pandemia, nonostante siano state attuate anche a opera del Governo misure a sostegno dei settori colpiti. La seconda ondata di Covid-19 che sta colpendo oggi il Paese sta inferendo un nuovo colpo ai suddetti settori già in difficoltà. Benché di certo questo sia meno pesante e nonostante si fosse, per certi versi, pronti al riverificarsi della condizione di emergenza, la situazione è tutt’altro che tranquilla, quindi. Si riscontrano rallentamenti più o meno pesanti ed addirittura blocchi e chiusure.

Settore del gioco e dei casino online: gli operatori corrono ai ripari con i bonus di benvenuto

Fra i settori più colpiti sia in primavera che quest’autunno c’è quello relativo ai servizi ricreativi, comprendenti il mondo dei giochi, dei concorsi, dei pronostici, che segna una diminuzione di circa il 70% degli incassi rispetto all’anno scorso. Il settore, diciamo, stava iniziando a cercare di reagire alle dure norme determinate dal Decreto Dignità che si è ritrovato già alle prese con quelle per la sicurezza relative al Coronavirus.

Nel mondo dei giochi molto si è puntato sulle piattaforme online, non solo in termini di qualità del servizio, di grafiche e di varietà del prodotto offerto agli utenti, ma anche per quanto concerne promozioni, offerte e bonus di benvenuto (di certo da sempre catalogabili fra i migliori bonus casinò in assoluto).

Questo genere di prodotto promozionale, già messo in campo in qualche modo dal momento che si è imposto il divieto di pubblicizzare il proprio brand, è stato perfezionato ed ampliato nel corso del 2020 come risposta alla pandemia. Pur di creare un giro di utenza si sono talvolta addirittura messi in campo bonus dei casinò quasi sconvenienti per i conti aziendali, ma utili nel lungo termine per la fidelizzazione. Diversi esempi si possono conoscere su portali quali truffa.net, che ne fa una panoramica.

Le formule di bonus casinò sono diverse da portale a portale e più o meno generose in base al proprio personale giro d’affari. A trarne vantaggio sono ovviamente gli utenti, un bene prezioso per le aziende, soprattutto in tempo di crisi, sui quali si basa di fatto il business e per cui, quindi, vale la pena “combattere” seppur significa perdere parte degli incassi. Alcuni bonus benvenuto casinò, infatti, permettono davvero di giocare praticamente in modo gratuito.

Il settore turistico come sta reagendo?

Diverse compagnie aeree hanno sospeso i voli, gli Italiani, quindi, per il 2020 faranno (se le faranno) vacanze a breve distanza. Particolarmente gettonata è stata per quest’anno la richiesta di immobili in affitto di privati o in residence rispetto agli alloggi in strutture come gli hotel, dove la convivenza con gli altri ospiti è praticamente d’obbligo. Hotel e strutture ricettive hanno cercato di dare il massimo nel corso della pausa estiva, momento in cui ovviamente il virus ha dato tregua al nostro Paese.

Che cosa accadrà nel 2021 non lo si può esattamente sapere. Da un lato si spera ovviamente negli aiuti promessi da parte del Governo, dall’altra la soluzione è, anche qualora la pandemia continuasse imperterrita, quella di puntare al momento in cui si alzeranno le temperature. Molto quindi si sta investendo sui siti degli hotel, sulla pubblicità, su sconti promozionali per le prenotazioni fatte con largo anticipo.

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