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Il ricordo di Willy attraverso le parole del suo migliore amico. “Potevo essere lui, potevo essere io quello nella bara”

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Parole che mettono i brividi quelle di Samuele Cenciarelli, migliore amico di Willy Monteiro Duarte, riportate dal giornalista del Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi.

Le parole di Samuele Cenciarelli, amico di Willy Monteiro, riportate dal post di Andrea Scanzi

Potevo essere Willy, potevo essere io quello nella bara. Quando sono caduto a terra io, hanno smesso di pestarmi. Quando è caduto a terra Willy, hanno infierito fino alla fine.

Ci conoscevamo fin da bambini, negli ultimi tre anni eravamo diventati inseparabili. Lui sempre sorridente, impossibile non volergli bene. Sapeva scherzare su tutto.

Tutti sapevano che i fratelli Bianchi erano pericolosi, perché non sono stati fermati prima? Dopo la morte di Willy altri ragazzi innocenti sono stati ammazzati per motivi stupidi. Dopo il sacrificio del mio amico non è cambiato niente.

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Cosa direi a chi lo ha ucciso? Niente. Mi fanno schifo. Se fosse per me, farei dipingere sul muro della loro cella il volto di Willy sorridente. Così che lo debbano guardare negli occhi tutti i giorni. E l’immagine dovrebbe essere indelebile. Come un tatuaggio”.

Samuele Cenciarelli, migliore amico di Willy Monteiro Duarte.

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