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Scuola, Ministra Azzolina contro le chiusure: “Si penalizzano fasce più deboli”

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Scuole. Nel Lazio la campanella suonerà il 15 settembre: le date dell'anno scolastico 2023/2024

“Tenere le scuole aperte significa aiutare le fasce più deboli della popolazione .Significa contrastare l’aumento delle disuguaglianze, un effetto purtroppo già in corso, a causa della pandemia. Significa tutelare gli studenti, ma anche tante donne, tante mamme, che rischiano di pagare un prezzo altissimo”.

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A parlare è la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook si schiera apertamente contro la chiusura degli edifici scolastici per contrastare la nuova diffusione del Covid-19.

Parole chiare e che lasciano poco spazio alle interpretazioni, nell’interesse di tutelare sia il percorso didattico degli studenti che la vita lavorativa delle tante mamme che rischiano di pagare una conseguenza salatissima per questa decisione.

“In mezzo a tante incognite, una certezza c’è: la chiusura delle scuole non produce gli stessi effetti per tutti – continua la Ministra -. La forbice sociale si allarga, il conto lo pagano i più deboli. Ci sono poi territori in cui la chiusura delle scuole è sinonimo di dispersione scolastica. E la dispersione scolastica – chiamiamo le cose con il loro nome – equivale all’abbandono dei ragazzi. Ampliare il divario tra famiglie benestanti e famiglie svantaggiate è una responsabilità enorme. Dobbiamo esserne consapevoli. La scuola è futuro. Senza scuola il Paese diventa più debole”.

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