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Roma, Colosseo: Codacons chiede sequestro del contratto di sponsorizzazione

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Dopo i gravissimi rilievi della Corte dei Conti sui lavori di restauro del Colosseo, che profilano una serie di storture e di abnormi sproporzioni sul profilo economico e dei diritti di immagine del monumento a pieno vantaggio di Tod’s, il Codacons chiede il sequestro urgente del contratto di sponsorizzazione e annuncia un nuovo esposto in Procura.
Chiediamo alla Procura della Repubblica di Roma di acquisire il parere della Corte dei Conti che solleva dubbi pesantissimi sul restauro, e valutare se procedere per la fattispecie di turbativa d’asta nei confronti dei funzionari del Ministero dei Beni culturali e della Sovrintendenza che firmarono il contratto con Della Valle – spiega l’associazione – Lo stesso contratto di sponsorizzazione deve essere posto sotto sequestro, in attesa di capire se il misterioso passaggio da 2 ad oltre 15 anni dell’uso esclusivo dell’immagine del Colosseo sia lecito o meno, e se tale durata enormemente allungata profili danni erariali e per la collettività.
Nell’esposto inoltre il Codacons chiede alla Procura di valutare l’eventuale sussistenza del reato di “favoreggiamento” in capo al senatore di Fi ed ex sottosegretario del Mibac, Francesco Giro, che più volte è intervenuto in difesa di Tod’s e negli ultimi giorni anche contro il parere della Corte dei Conti.
Infine il Codacons chiamerà i magistrati della Corte dei Conti a testimoniare nell’ambito della causa risarcitoria da 36 milioni di euro intentata da Diego Della Valle contro i consumatori dell’associazione, citazione avviata per aver il Codacons sostenuto esattamente quanto scritto dai magistrati contabili.

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