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Regione Lazio, undici mozioni approvate dal Consiglio Regionale

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Consiglio Regionale del Lazio: gli argomenti della settimana 23-27 gennaio 2017

LAZIO, RELAZIONE DELLA GIUNTA AL CONSIGLIO REGIONALE SU ATTIVITA’ EUROPEA 2019 DELLA REGIONE
Dopo la relazione sono state approvate dall’Aula quattro risoluzioni

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato oggi quattro risoluzioni riguardanti la politica europea della regione Lazio. L’approvazione degli atti di indirizzo si è avuta al termine di una seduta in cui l’assessore al bilancio ha illustrato la relazione informativa della Giunta al Consiglio regionale sulla partecipazione della Regione alle Politiche dell’Unione europea, adottata dalla Giunta regionale con Decisione n. 37 del 7 luglio 2020. Al termine della presentazione di tale relazione, prevista ai sensi dell’articolo 11 della L.R. 9 febbraio 2015, n. 1, si è svolto un dibattito d’Aula sui temi e i dati esposti nella relazione in questione.

Il primo dei quattro atti di indirizzo approvati impegna il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere una serie di adempimenti ed attività, tra cui soprattutto l’adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Ue, l’informazione periodica al Consiglio sull’attuazione degli atti dell’Unione e sulle eventuali procedure di infrazione, il monitoraggio della legislazione statale di recepimento dell’Unione europea, la prosecuzione degli impegni già assunti nell’ambito dei programmi operativi regionali 2014-2020 e altre incombenze ancora. Il secondo atto di indirizzo riguarda l’impegno ad implementare il personale impiegato sia nell’ufficio Europa a Bruxelles che nelle sedi regionali con incombenze riguardanti i fondi europei; inoltre ad incentivare la partecipazione della Regione e del Consiglio alle iniziative dell’Unione. Le altre due risoluzioni riguardano, la prima, l’impegno per Presidente e Giunta a dare priorità, nell’ambito degli obiettivi europei, a una serie di temi, tra cui la messa in sicurezza del territorio, la ricostruzione delle aree terremotate, la manutenzione delle infrastrutture idriche e della rete viaria, le bonifiche dall’inquinamento e la realizzazione di infrastrutture digitali. L’ultimo atto riguarda invece principalmente l’impegno a garantire l’accesso alla banda larga in tutta la regione Lazio.

La dettagliata relazione che era stata illustrata dall’assessore in apertura è articolata in cinque sezioni, come previsto dalla stessa legge 1 del 2015, all’articolo 11: la prima riguarda le attività svolte dalla Regione in ambito nazionale ed europeo, la seconda lo stato di conformità dell’ordinamento regionale rispetto agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione, la terza lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di collaborazione finanziati dai fondi europei, la quarta lo stato di avanzamento dei programmi finanziati dall’Ue a gestione diretta, la quinta gli orientamenti e le priorità della Giunta per il 2020. Con riferimento in particolare ai fondi (sezione III), l’assessore ha detto che per quanto riguarda il programma di sviluppo rurale nel 2019 si è avuto un incremento della capacità di impegno fino all’83 per cento e nel 2020 si prevede di impegnare la totalità delle risorse; positivo, secondo l’assessore, anche l’andamento del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo. Con riferimento invece alla sezione IV, l’assessore ha rilevato la partecipazione della regione a numerosi progetti europei internazionali. Relativamente infine alla sezione V, i due punti rilevanti sono l’attività della Regione Lazio nell’ambito del Comitato delle regioni, attraverso la persona dello stesso assessore, e la partecipazione alla fase ascendente, attraverso l’esame del programma di lavoro della Commissione europea.

Negli interventi dei consiglieri al dibattito seguito all’illustrazione della relazione, i temi principali emersi sono stati quelli della necessità di garantire un proficuo impiego dei fondi ingenti che si prevede arrivino alla Regione, in conseguenza del reindirizzamento di risorse scaturito dalle necessità imposte dalla strategia di lotta al Covid 19; da parte della maggioranza, si è sottolineato come la relazione dell’assessore sia stata completa e si è enfatizzato il ruolo delle istituzioni europee a sostegno dei popoli, mentre, da parte dell’opposizione, si è avanzato qualche dubbio sulle reali capacità di impiego oculato dei fondi europei e anche la relazione dell’assessore è stata giudicata fin troppo analitica per facilitare una reale comprensione dei temi e partecipazione ad essi da parte del Consiglio. Comune la preoccupazione di uscire da un dibattito che troppo spesso è ideologico, è stato detto, per cercare soluzioni che consentano in concreto di fronteggiare la crisi attraverso un utilizzo oculato dei fondi.

LAZIO, UNDICI MOZIONI APPROVATE DAL CONSIGLIO REGIONALE

Tre, invece, gli atti di indirizzo respinti nella seconda seduta della giornata

In una successiva seduta del Consiglio regionale, dedicata alle mozioni, sono stati approvati 11 atti di indirizzo, su temi di vario tipo, e respinti altri tre. Sanità, richiesta dello stato di calamità per la tromba d’aria a Viterbo, scuola, ambiente, attività produttive e altri ancora sono gli argomenti degli atti di indirizzo approvati.

Tre mozioni approvate sono a tema sanitario: una mozione impegna il Presidente della Regione a farsi carico del 50 per cento dei costi per il rinnovo dei contratti nella sanità privata, per le strutture private accreditate che applicano il CCNL sottoscritto dalle OOSS maggiormente rappresentative; un altro atto di indirizzo impegna la Giunta ad approvare nel piano sanitario regionale i finanziamenti necessari per la realizzazione di un ospedale nel territorio di Ladispoli e Cerveteri. Un’altra mozione impegna invece il Presidente e la Giunta ad attivarsi per il finanziamento di 9000 borse di studio per la specialistica medica e a realizzare a regime il finanziamento di 9000 borse l’anno, onde riportare il rapporto tra laureati in medicina e borse di specializzazione a 1/1.

Altre due delle mozioni approvate riguardano la tromba d’aria abbattutasi nel comune di Viterbo nei giorni del 30 e 31 agosto 2020 e chiedono, con un dispositivo sostanzialmente identico, lo stato di calamità per quel comune e indennizzi per le aziende danneggiate. Le interrelazioni tra tematiche ambientali ed economiche sono al centro di altri due atti di indirizzo approvati: una mozione impegna Presidente e Giunta ad attivarsi per predisporre piani di intervento per accedere ai finanziamenti di cui al Just Transition Mechanism, piano europeo per sostenere la fuoriuscita dalla dipendenza dai combustibili fossili delle economie dei territori che più ne soffrono, come quello di Civitavecchia citato in premessa dell’atto di indirizzo. Un’altra mozione impegna invece il Presidente della Regione a istituire una cabina di regia interassessorile che coordini le attività da portare avanti per incrementare la competitività della regione Lazio nel campo della produzione e utilizzo dell’idrogeno.

Una ulteriore mozione impegna il Presidente e la Giunta a sostenere e organizzare ogni iniziativa per celebrare il centenario della nascita di Nilde Iotti e promuoverne la conoscenza; un’altra mozione impegna il Presidente e l’assessore al Lavoro e formazione ad adottare una serie di misure per scongiurare l’aggravarsi della crisi per le scuole paritarie, sia per garantire la libertà di scelta delle famiglie che per scongiurare un effetto domino anche sulle scuole statali. Una mozione impegna invece il presidente e la Giunta a istituire un tavolo presso la Regione per favorire il ricorso agli strumenti di partenariato pubblico privato da parte dei soggetti interessati, per conseguire una più alta efficienza produttiva e gestionale. Infine, un ultimo atto di indirizzo impegna il Presidente e la Giunta ad adottare i provvedimenti necessari per inserire il comune di Rocca di Papa in una zona franca urbana (si tratta, come è spiegato in premessa, di aree infracomunali dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per le piccole e medie imprese).

Respinte invece dall’Aula tre mozioni, una sullo sgombero del campo nomadi di Castel Romano, al termine di un dibattito scaturito dalla presentazione di quattro emendamenti, di cui due erano stati anche approvati dall’Aula. Le altre due mozioni respinte riguardavano una la richiesta di annullamento dell’ordinanza che introduce l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario e gli ultrasessantacinquenni, l’altra l’istituzione di contributi per le coppie di futuri coniugi.

Oggi ho sottoscritto una importantissima proposta di legge dei colleghi Battisti e Ciani, quella sui caregiver familiari, figure fondamentali per il sostegno alle persone non autosufficienti, anziane o disabili.

Il caregiver familiare è colui che si prende cura di un familiare che ha bisogno di assistenza continuata senza avere alcuna copertura: periodi di riposo, ferie, contributi economici. Persone che svolgono un ruolo centrale senza però che siano davvero tutelate.

Da qui l’importanza della proposta di legge Battisti/Ciani che ho voluto sottoscrivere: garantire e riconoscere sostegni economici, formativi, di orientamento e periodi di riposo.

Nello specifico, come riporta la proposta, si vuole assicurare ai caregiver familiari che ne faranno richiesta l’informazione e l’affiancamento nell’accesso ai servizi necessari ai fini assistenziali, una formazione specializzata finalizzata (laddove necessaria e richiesta), supporto per evitare il rischio di burnout, il sollievo di emergenza e di tipo programmato anche in maniera ricorrente (ferie, riposo).

Un modo per supportare queste figure che rivestono una importanza centrale e fondamentale per il sistema sociale italiano.

Un ringraziamento vai a Sara Battisti e Paolo Ciani per aver intrapreso questo percorso.

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano

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