Cronaca

Roma, si accaparravano fondi pubblici con una truffa: arrestato un Dirigente del MISE e altre 27 persone

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Roma Fondi pubblici distratti e associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed al trasferimento fraudolento di valori. Carabinieri arrestano 28 persone.

Maxi truffa e maxi sequestro

Dalle prime luci dell’alba, in Roma e Provincia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 28 persone indagate, a diverso titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed al trasferimento fraudolento di valori, di traffico d’influenze in concorso con l’aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, emissione di fatture per operazioni inesistenti, malversazione a danno dello Stato in concorso, truffa aggravata, millantato credito aggravato in concorso.

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Il primo provvedimento restrittivo ha colpito 9 indagati, tra i quali un Dirigente del MISE ed un commercialista, i quali hanno operato per far ottenere o agevolare l’indebita percezione di finanziamenti pubblici erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico, che, una volta ottenuti, sono stati distratti anziché essere utilizzati per il loro originario scopo. Tra novembre 2018 e settembre 2019, grazie a tali attività, sono state erogate somme per circa 1.500.000 Euro a tre diverse società.

La seconda ordinanza di custodia cautelare ha colpito un sodalizio criminale, composto da ulteriori 19 persone, che, mediante la costituzione di società fittizie intestate a compiacenti prestanome, emetteva documenti fiscali per operazioni inesistenti, per riciclare denaro provento da altre società attive e commettere reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Contestualmente, i Carabinieri hanno sequestrato 25 immobili, 290 conti correnti e partecipazioni societarie, per un valore complessivo di oltre 5.000.000 di Euro.

I 28 provvedimenti cautelari sono stati notificati agli indagati, dei quali 12 sono stati tradotti presso il carcere di Regina Coeli, mentre gli altri 16 sono stati tradotti preso le loro abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’indagine

L’indagine svolta dal Nucleo Investigativo, ha tratto origine da una diversa attività di indagine, svolta dalla Compagnia Carabinieri di Subiaco (RM), che ha portato, sempre nella mattinata odierna, all’esecuzione di una ulteriore ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma nei confronti di 19 persone. I militari della citata Compagnia, dopo aver riscontrato un radicale cambiamento del tenore di vita di un pregiudicato locale, hanno iniziato la loro opera di approfondimento investigativo, accertando l’esistenza di un sodalizio criminale, con base operativa a Roma che, mediante la costituzione di società fittizie intestate a compiacenti prestanome, emetteva documenti fiscali per operazioni inesistenti, per riciclare denaro provento da altre società attive e commettere reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Inoltre, le indagini hanno consentito di individuare una società di import\export di bevande alcoliche, grazie alla quale veniva dichiarata l’importazione in Italia di tali bevande, che in realtà venivano vendute clandestinamente in altri Paesi europei, omettendo di versare le accise dovute all’erario, con un’evasione pari a 438.000 Euro, nel periodo maggio-agosto 2018.

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