Calcio

Frosinone e Blanchard, un divorzio ancora avvolto nel mistero

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Frosinone

C’eravamo tanto amati. Firmato Leonardo Blanchard e il Frosinone. La notizia della rottura – svelata dal Presidente Stirpe nella conferenza stampa di San Donato – ha sorpreso un po’ tutti, inutile nasconderlo. Mai ci si sarebbe aspettati una fine così traumatica di un rapporto che andava avanti da quattro anni, costellato di soddisfazioni e stima reciproca, nella quale i giallazzurri e il roccioso centrale toscano erano arrivati ad assaporare insieme l’élite del grande calcio.

Certo, i segnali di una possibile cessione c’erano tutti (registrati, in ordine sparso, gli interessamenti di Bologna, Verona e Bari, solo per citare i più recenti), ma la notizia della clausola rescissoria ha letteralmente colto di sorpresa l’ambiente, così come la volontà di Leo di esercitare un diritto che – qualora venisse confermato nelle cifre ufficiali della trattativa, avrebbe leso in primis il Frosinone Calcio, dato il valore del giocatore.

Altrettanto sorprendente è stata poi la meta di destinazione: cosa possiede in questo momento il Carpi di così accattivante rispetto ad una società sana e ambiziosa come il Frosinone? La risposta ad una domanda che potrebbe sembrare del tutto retorica è scontata: l’ingaggio.

Stando alle notizie provenienti dall’Emilia, invece, sembra che le cifre garantite al giocatore siano rimaste pressoché uguali: 200 mila euro a stagione a fronte dei 190 mila percepiti a Frosinone. La durata del contratto in biancorosso si estenderà per i prossimi tre anni, ma di certo non ci sarebbero stati problemi ad affrontare il discorso di un eventuale rinnovo anche nella sede di via Marittima.

Cosa può aver stuzzicato, quindi, gli umori del giocatore? La competitività della sua futura squadra? Anche qui il dubbio è più che lecito, perché se è vero che l’intenzione del Carpi è quella di provare ad aggredire nuovamente la massima serie, di certo le stesse ambizioni saranno care anche ai canarini, che non staranno a guardare in fase di mercato.

La conclusione di fondo, quindi, è che tra il Frosinone e Blanchard sia successo qualcosa che vada oltre i meri aspetti tecnici ed economici. Probabilmente se ne saprà qualcosa in più nei prossimi giorni, almeno stando alle parole pubblicate dallo stesso giocatore in un post sulla sua pagina Facebook. “Quando sarà il momento spiegherò la VERITÀ.. Fra un po’ farò una conferenza stampa.. Frosinone, la sua gente, il Matusa… sono nel mio cuore e la data tatuata sulla mia mano me lo ricorderà sempre!”, questo il breve testo apparso sul noto social network.

Nel dubbio, quindi, è bene analizzare tutte le versioni dei fatti prima di stilare un giudizio definitivo, anche se è comprensibile che l’amarezza per aver consumato un addio così fugace e apparentemente freddo con uno degli eroi della doppia promozione strida con quelli che sono i valori essenziali del Frosinone Calcio, che prima di essere una società e un club è innanzitutto una grande famiglia, nella quale tutte le componenti recitano un ruolo umano fondamentale.

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