Cronaca

Roma, operazione “Aquila Nera 2018”: vasto spaccio di droga. 5 arresti

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sora sequestrati soldi cocaina

Operazione Aquila Nera 2018″ – 4 pregiudicati italiani ed uno albanese e tratti in arresto in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per la indagini preliminari del Tribunale di Roma per associazione armata finalizzata al traffico transnazionale di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi alterate e ricettazione.

I dettagli

Nella mattinata odierna gli Agenti della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto, ai sensi degli artt. 110 C.P. e 73, 74, 80 del D.P.R. 309/1990 e art. 81 c.p.; artt. 10,12,14 L. 497/74; artt. 3 e 4 L.110/75 e art. 4 L. 146/2006:

  1. B.F nato a Roma;
  2. F.F nato a Roma;
  3. T.C nato a Roma;
  4. R.L nato a Roma;
  5. V.A nato in Albania.

i quali, facevano parte di un’organizzazione criminale armata dedita alla commissione dei delitti di importazione e successiva distribuzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Lo stupefacente veniva ritirato in Olanda ed importato in Italia ove veniva successivamente immesso sul mercato delle piazze di spaccio.

I sodali avevano in uso mezzi modificati con la creazione di appositi vani adatti per l’occultamento della cocaina e delle armi, per poi intraprendere in “sicurezza” i viaggio con l’illecito carico.

Le indagini, che prendono spunto dai precedenti arresti di nove pregiudicati Albanesi e italiani che hanno portato all’emissione delle Ordinanze restrittive sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Nello specifico, dopo l’arresto del capo dell’organizzazione in Italia, D.L, un suo stretto collaboratore, M.A, con la complicità di V.A, aveva assunto la conduzione delle attività illecite entrando direttamente in contatto con i fornitori di DAIU in Olanda ed organizzando numerose importazioni di cocaina che veniva ceduta agli acquirenti italiani: B.F, F.F, T.C e R.L che provvedevano ad immetterlo nelle piazze di spaccio di tor bella monaca e di san Basilio.

La droga veniva acquisita direttamente in Olanda a Rotterdam da fidati corrieri, che trasportavano lo stupefacente su autovetture munite di doppi fondi dotati di sofisticati sistemi di apertura, sia magnetici che meccanici.

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L’organizzazione disponeva di un efficientissimo parco macchine modificate a seconda del quantitativo di stupefacente da trasportate (furgoni / Suv per viaggi transnazionali tra i 15 e i 50 Kg) o  per i trasporti di quantitativi di minore importanza (1/5 Kg) per il trasporto di armi e denaro.

Le modifiche venivano operate in una officina in Spagna (Madrid) da un organizzazione di colombiani e pagata tra i 10 e i 20 mila euro ed in alcuni casi  anche in cocaina.

L’organizzazione Colombiana era in grado di indicare esattamente il quantitativo che poteva essere occultato nel doppio fondo in quanto disponeva di “forme” in legno equivalenti alle dimensioni del panetto standard di cocaina.

La cocaina, nel panetto in sottovuoto, veniva poi confezionata con un ulteriore copertura di caffè o pepe e ricoperta da nastro isolante (per renderla non individuabile dai cani antidroga). Sul panetto era poi impresso un simbolo o una scritta che era indicativa della qualità dello stupefacente ( maiale – aquila – S8) e veniva successivamente venduta, sulla piazza romana, al prezzo di 34 mila euro al chilo e veniva rivenduta prevalentemente nelle piazze di San Basilio e Tor Bella Monaca.

Gli elementi emersi dalle indagini hanno permesso di accertare ingenti trasporti e successive consegne di cocaina effettuate da  M.A e V.A, nei confronti di F.F, B.F, T.C e R.L,  tra settembre e novembre 2018,  quantificabili in 85 chilogrammi di cui 27 chilogrammi sequestrati.

Una volta acquisito lo stupefacente, il gruppo criminale era capace di smistarlo in poco tempo, grazie ad accordi consolidati e preesistenti, ed in particolare per il tramite di F.F, B.F, T.C e R.L.

Le odierne misure cautelari riguardano la seconda trance di una articolata indagine della Squadra Mobile di Roma che ha abbracciato un arco temporale di circa un anno e che ha permesso di riscontrare positivamente numerosi reati fine dell’associazione ed in particolare:

Le risultanze investigative hanno permesso di accertare l’entità ed i periodi in cui sono state effettuate le consegne dei carichi  di cocaina:

1^ consegna: 10 kg di cocaina in data 26 settembre 2017

2^ consegna: 15 Kg di cocaina in data 29 settembre 2017

3^  consegna: 15 kg di cocaina in data 4 ottobre 2017

4^ consegna: 20 Kg di cocaina in data 20 ottobre 2017

5^ consegna: in data 7 novembre 2018 vengono tratti in arresto M.A e V.A, ed a loro carico vengono sequestrati  27 pacchi di cocaina per un peso di Kg 27, circa 60 mila euro, una pistola,  tre autovetture prestigiose di cui due dotate di vano segreto.

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