Cronaca

Alatri, si conclude l’indagine “Intoccabili”: 45enne riconosciuta colpevole di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti

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Alatri, 25enne del luogo trovato con del Crack in auto. 35enne "pescato" fuori casa nonostante fosse ai domiciliari: ha detto di aver avuto un malore

Nel pomeriggio di giovedì, ad Alatri, i militari della locale Stazione Carabinieri in attuazione al provvedimento di Esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, traevano in arresto C.T. 45enne del luogo, già sottoposta agli arresti domiciliari poiché riconosciuta colpevole dei reati di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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La donna, era già stata condannata ad espiare una pena principale di 5 anni e 8 mesi di reclusione, nonché all’interdizione dai pubblici uffici, già in corso di espiazione presso il proprio domicilio in Alatri a decorrere dal mese di luglio del 2016, in quanto coinvolta nella famosa indagine “Intoccabili”, in cui veniva perseguito il reato di “Associazione a delinquere, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata”, nei confronti di un’Associazione costituita da più di 10 componenti avvalentesi di minori degli anni 14, composta da persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti ed in possesso di armi.

L’indagine dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, iniziava nel luglio 2012, dopo che i militari del NORM avevano arrestato in flagranza di reato un’insospettabile signora 65enne in possesso di oltre 350 gr di cocaina, che era stata ingaggiata dall’associazione come custode della droga destinata ad una delle tante basi di spaccio del sodalizio.

La scoperta di questo primo punto di appoggio dell’organizzazione, individuato nella palazzina popolare di Frosinone nota come “lotto 19”, oggetto di altra indagine portata a buon fine dal NORM dei Carabinieri, permetteva agli investigatori di inserirsi in quel tessuto criminale ritenuto intoccabile dai membri dell’organizzazione. La perfetta sinergia dei due Uffici di polizia e la fusione delle conoscenze investigative, permetteva poi di svelare un quadro criminale inquietante, con la scoperta di una vasta e capillare organizzazione criminale, operante su Frosinone, con consolidati canali di approvvigionamento e depositi di droga, laboratori per il confezionamento delle dosi, armi con munizionamento pronte all’uso e, soprattutto, la costituzione di ben 7 reti di spaccio, ognuna delle quali rispondeva ad “esigenze di mercato” diverse, in modo da poter soddisfare il maggior numero di assuntori e massimizzare i guadagni, che raggiungevano cifre dell’ordine di decine di migliaia di euro al giorno. Le indagini che si sono protratte dal luglio del 2012 al febbraio del 2015, hanno portato a molteplici risultati investigativi, che si sostanziano in 58 arresti di cui 44 in flagranza di reato, il sequestro tra l’altro di 5 kg di cocaina, 115 kg tra hashish e marijuana, 2 pistole e 135 proiettili, denaro, beni mobili e immobili per 640.000 euro.

La donna, quindi, a seguito di Sentenza definitiva della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, da ieri pomeriggio dovrà espiare una pena residua in carcere di 2 anni, 6 mesi e 6 gg di reclusione (fino al 18.03.2022).

La stessa, al termine delle operazioni di rito, è stata trasferita presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

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