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Roma e i luoghi da scoprire: la Centrale Montemartini

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centrale di montemartini

Per visitare tutta Roma non basterebbe una vita intera: tra musei a “cielo aperto” e musei al chiuso, la città nasconde delle perle di straordinaria bellezza, che spesso sfuggono all’occhio non solo dei turisti ma anche degli stessi cittadini romani. Ci sono poi delle perle che meritano di essere ulteriormente valorizzate, ed è quello che oggi vogliamo fare presentando, a nostro giudizio, uno dei più bei musei della Capitale, la Centrale Montemartini. Il museo, oggi sede distaccata dei Capitolini, fa parte del sistema Musei in Comune ed è riuscito nell’intento di far convivere due realtà apparentemente molto lontane, giocando su un contrasto temporale capace di suscitare forte emozione nel visitatore. L’idea vincente dell’allestimento museale è quella di aver collocato grandissimi capolavori di scultura romana tra le rovine dell’ex centrale elettrica, facendo rivivere i capolavori dell’archeologia romana in un contesto di archeologia industriale.

La storia del museo: la Centrale termoelettrica di Giovanni Montemartini, nasce come il primo impianto di produzione elettrica della città (dell’attuale ACEA), agli inizi del ‘900 sulla Via Ostiense. Nel 1997 viene allestita in questi spazi una prima mostra temporanea, per rendere fruibili 400 capolavori dei Musei Capitolini, trasferiti nella Centrale per consentire i lavori di restauro di Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio. Il reimpiego dell’edificio, abbandonato ormai dal 1963, rientra nel progetto di riqualificazione dell’area urbana di Ostiense. La soluzione è risultata talmente vincente che l’esposizione è diventata permanente.

L’allestimento museale: l’allestimento della Centrale, l’esposizione delle opere e il restauro delle macchine vengono realizzati da ACEA nel 1997, e insieme con i colossali macchinari si possono vedere sfilare i capolavori di scultura antica, in un connubio capace di destare meraviglia. Nelle sale del museo, la sala macchine, la sala delle caldaie e la sala colonne, sono esposte statue, mosaici e iscrizioni, provenienti dalle aree principali della città romana (Circo Massimo, Campidoglio, Circo Flaminio, teatro di Pompeo, area sacra di Largo Argentina), dagli Horti e dalle lussuose domus romane che gli scavi, di fine ’800 e inizio ‘900, hanno riportato alla luce. Molto scenica, si presenta la proposta di ricostruzione, nella sala macchine, del frontone del tempio di Apollo Sosiano (che sorge nell’area del Circo Flaminio, accanto al noto teatro di Marcello), di cui, in situ, si conservano solo poche colonne su alto podio. Il modello di ricostruzione del frontone è collocato su un palco ligneo con scalinata che consente anche lo svolgimento, all’interno del museo, di diverse attività, come concerti e conferenze che rendono la Centrale Montemartini un vero e proprio polo culturale.

Novità: dal 3 novembre 2016 ci sarà un ampliamento dell’esposizione museale. Un settore della sala caldaie, ospiterà le carrozze del treno di Papa Pio IX (già conservato a Palazzo Braschi) che entreranno a far parte dell’esposizione permanente della Centrale.

Come si raggiunge: il museo è situato al civico 106 di via Ostiense, ed è possibile raggiungerlo con la linea B della metropolitana, stazione Garbatella.

Informazioni utili: la prima domenica del mese è possibile visitare la Centrale gratuitamente, ma ricordiamo che per i residenti di Roma Capitale sono previste, tutti i giorni, agevolazioni economiche sul costo del biglietto. Per ulteriori informazioni sulla Centrale Montemartini di Roma vi invitiamo a consultare il sito www.centralemontemartini.org.

 

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