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Ferentino, Premio Cultura Don Giuseppe Morosini: ecco come è andata

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ferentino Premio Cultura Don Giuseppe Morosini

Sabato 18 novembre, si è tenuta la XXIV edizione del Premio Cultura Don Giuseppe Morosini, manifestazione che ha sempre avuto ampia risonanza per la presenza di personalità appartenente alla cultura, al giornalismo, all’imprenditoria, sociale civile e Forze Armate. L’onorificenza è stata attribuita a personalità proposte dai Comitati di Ferentino e Avellino: dott.ssa Eleonora Caliciotti, rev. Don Angelo Cupini, dott. Pierino Malandrucco, ing. Francesco Simeoni, dott. Sergio De Santis, avv. Licia Rafaniello, dott. Vincenzo Brancaccio, dott.ssa Giuliana Mercone, ing. Vincenzo Esposito, dott.ssa Maria Grazia Cataldi.

La cerimonia è iniziata alle ore 9.30 con l’arrivo delle Autorità, sua Eccellenza il Prefetto, dottoressa Emilia Zarrilli, il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Fabio Cagnazzo, il comandante della Stazione Carabinieri di Ferentino, Raffaele Alborino, il comandante della Polizia municipale, dottoressa Rosalinda Di Nunzio, rappresentanti dei Comuni limitrofi, enti e istituzioni, associazioni ex Combattenti e d’Arma, Croce Rossa, volontariato e comitati, alunni e studenti delle Scuole cittadine, presso il Monumento dedicato a Don Giuseppe Morosini per un momento di raccoglimento.

A fare gli onori di casa, il sindaco, Antonio Pompeo, l’assessore alla Cultura, Francesca Collalti, il consigliere comunale Piergianni Fiorletta per l’Amministrazione comunale, il ragionier Primo Polletta e professor Vita Vincenzo per i Comitati di Ferentino ed Avellino.

L’intermezzo musicale è stato curato dagli studenti del Liceo Martino Filetico: un’esecuzione esemplare, che ha ricevuto gli applausi del numeroso pubblico presente.

La relazione sulla figura di Don Giuseppe è stata tenuta dall’avvocato Roberto Valeri, che ha voluto rivolgersi soprattutto agli studenti nel mettere in risalto la determinazione, la fermezza del giovane sacerdote nella scelta di mettersi al servizio dei più deboli, poveri e umili, minori e orfani, soldati al fronte e sbandati, vivendo con intensità la sua fede e non avendo paura di donarsi e di sacrificarsi in nome di Dio per il bene dei fratelli.

Grazie, innanzitutto, a quanti con grande sensibilità hanno partecipato alla celebrazione – ha dichiarato il sindaco Antonio Pompeo –  Grazie a Primo Polletta, ai componenti del direttivo, che rinnovano, anno dopo anno, l’impegno nel dare memoria ed onore ad una personalità come Don Giuseppe, perpetuandone il ricordo, nostro indiscutibile compito e dovere come amministratori e semplici cittadini. La figura di Don Giuseppe è e resta profondamente scolpita nella memoria della nostra comunità. Questa sentita e condivisa cerimonia è occasione soprattutto per i giovani di conoscere le vicende storiche che coinvolsero la nostra comunità, durante la seconda guerra mondiale, e i profondi conflitti che videro l’intera Nazione sopportare enormi sacrifici. Si deve al coraggio e abnegazione, al senso civico fino al sacrificio, spirito di carità, altruismo, senso del dovere, come tanti altri Eroi e Martiri, se don Giuseppe ha fatto e fa parte della Storia del nostro Paese, e trova giusta collocazione tra le figure più ammirevoli che seppero dare alto esempio per la sua missione sacerdotale e il suo forte amor di patria.

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