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Zappacosta orgoglio sorano, dalla (allora) terra battuta del campo “Trecce” al “Tempio Sacro” di Stamford Bridge

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Zappacosta orgoglio sorano, dalla (allora) terra battuta del campo “Trecce” al "Tempio Sacro" di Stamford Bridge

Vi raccontiamo oggi la singolare storia di un ragazzo di Sora, Davide Zappacosta, terzino classe 1992 ma adattabile anche al ruolo di esterno di centrocampo, che come tanti suoi coetanei è partito crescendo nel vivaio della squadra della sua città, il Sora Calcio per l’appunto, con l’ambizione di arrivare un giorno a giocare in serie A con i suoi idoli.

Il suo sogno è diventato realtà grazie a quelle società che in Italia da sempre investono sulle giovani promesse e che hanno deciso di puntare su di lui, arrivando a permettergli di poter giocare nella Nazionale Italiana e, nella serata di ieri, di realizzare il suo primo gol in Champions League con la maglia del glorioso Chelsea, squadra da sempre ai vertici nel massimo campionato inglese (Premier League) e di caratura internazionale elevata, abituata a giocare competizioni europee di alto livello come la Champions.

Ma vediamo passo dopo passo le fondamentali tappe che hanno portato il talento volsco alla conquista dell’Olimpo del calcio.

Nel 2008 Zappacosta passa dalle giovanili del Sora alla Beretti dell’Isola Liri, dove fa il suo esordio in prima squadra nel 2009 all’età di 17 anni, quando la squadra della Città delle Cascate militava nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione (ex Serie C2) raccogliendo un bottino di 14 presenze e un gol segnato fino al 2011, anno in cui l’Atalanta nota le sue gesta e decide di acquistarlo per 60.000 euro (dichiarazione dell’allora dg orobico Pierpaolo Marino) per poi cederlo in prestito all’Avellino in Prima Divisione (serie C1), squadra con la quale si mise davvero in luce e dove giocò nel triennio 2011-2014 con 83 apparizioni e uno score di 3 reti, ottenendo una promozione in Serie B nel 2013, anno in cui fa anche il suo esordio nell’Under 21 Italiana con la quale totalizzerà 17 presenze fino al 2015, vincendo il campionato e la Supercoppa di Lega di Prima Divisione.

Nella stagione 2014-2015 viene definitivamente riscattato dall’Atalanta ed ha così inizio la sua avventura in Serie A con la maglia nerazzurra.

L’impatto con la categoria è ottimo, il ragazzo mette in mostra le sue doti e diventa titolare inamovibile nel sodalizio bergamasco allora allenato prima da Stefano Colantuono e poi da Edy Reja, in seguito all’esonero del tecnico romano il 4 Marzo 2015.

La sua avventura con la società che lo ha scovato e consacrato al mondo del calcio che conta (29 presenze, 3 gol) dura soltanto una stagione, in quanto durante il successivo mercato estivo viene acquistato dal Torino, dove conferma di essere uno dei migliori prospetti italiani in circolazione, scalando pazientemente le gerarchie dei tecnici Giampiero Ventura e poi Sinisa Mihajlovic, nel corso delle sue due stagioni in maglia granata con la quale mette a referto 56 presenze e 2 gol.

Le ottime prestazioni sfornate dal terzino sorano convincono il nuovo C.T. della Nazionale Maggiore Giampiero Ventura (che come accennato prima lo aveva avuto con sé al Torino) a convocarlo sia per le amichevoli internazionali che per la fase a gironi di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, dove disputa partite di alto livello.

La svolta più importante di tutta la sua carriera, la ricompensa per tutti i sacrifici, avviene l’ultimo giorno di questa sessione di calciomercato, il 31 Agosto, quando l’improvvisa chiamata di Antonio Conte lo mette su un aereo per Londra, pronto ad iniziare la sua avventura nel Chelsea, che tra l’altro annovera nel suo staff l’inseparabile Preparatore Atletico  di Conte (che lo ha voluto con sé anche nelle sue esperienze di C.T. dell’Italia e di allenatore della Juventus tra le altre), Costantino Coratti, nativo di Anitrella, piccola frazione del comune di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone.

Zappacosta passa ai Blues per una cifra complessiva di 25 milioni di euro più bonus, fa il suo esordio in Premier il 9 Settembre subentrando a Victor Moses al minuto 74 della partita giocata al King Power Stadium contro il Leicester City.

Nella serata di ieri, 12 Settembre, realizza il sogno di tutti coloro che fin da bambini iniziano a dare i primi calci a un pallone: Con una sgroppata travolgente sulla fascia destra partendo dalla sua metà campo, pesca una parabola velenosa che diventa imprendibile per il portiere avversario ormai fuori posizione, la palla s’insacca, Stamford Bridge esplode in un urlo di gioia ed è tutto vero, Davide, che fino a dieci anni fa giocava e difendeva i colori bianconeri del Sora sui campi impolverati della provincia di Frosinone, ha segnato il suo primo gol in Champions League con la maglia del Chelsea, partecipando così alla festa per la netta affermazione casalinga della sua squadra (6-0) sui modesti avversari azeri del Qarabag.

Auguriamo a Zappacosta una lunga e felice carriera nel suo nuovo club, nella speranza che possa diventare presto un punto fermo anche per la nostra Nazionale Italiana, che in un momento difficile come quello che sta attraversando adesso, tanto avrebbe bisogno di talenti cristallini come quello di Davide.

In bocca al lupo guerriero Volsco!

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