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Piglio, è di nuovo emergenza idrica: il sindaco chiede una task-force

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Il Sindaco di Piglio Mario Felli, a seguito dei continui disagi, cresciuti negli ultimi giorni, ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico con i responsabili di Acea, per fronteggiare la crisi idrica, che sta scatenando forti polemiche tra gli utenti residenti sia nel Comune di Piglio che nella località turistica Altipiani di Arcinazzo.

La situazione è particolarmente critica: in diverse abitazioni l’acqua arriva con il contagocce e, per diverse ore al giorno, si resta completamente a secco. “È comprensibile l’attuale situazione idrica che coinvolge il territorio nazionale – sottolinea il Sindaco Felli – ma il gestore ha l’obbligo di coordinare ed intervenire sulle problematiche di competenza. Sostengo che i guasti sulla rete idrica non devono essere segnalati dal sottoscritto o dai cittadini ad Acea, ma deve avvenire il contrario. Resto della posizione, che i gestori di servizi essenziali per la collettività, devono attivare azioni di monitoraggio, strumentale e no, al fine di prevenire o mitigare eventuali disagi”. Nella richiesta del tavolo di confronto, in modo chiaro e diretto il Sindaco Felli, invita ACEA a compiere essenziali compiti:

  1. a) ad eseguire i necessari ed opportuni interventi per eliminare o quantomeno ridurre le numerose situazioni di disagio;
  2. b) in merito a riduzioni e/o sospensioni giornaliere dei flussi idrici, dare una corretta ed immediata informazione ai cittadini che sono costretti a subire disagi e danni non indifferenti, dai bar ai ristoratori e agli altri commercianti, dagli anziani alle famiglie.
  3. c) Ad intervenire con autocisterne entro sei ore dalla chiamata e ciò per esigenze igienico-sanitarie;
  4. d) Controllare continuamente il territorio comunale ed intervenire tempestivamente per riparare ogni perdita;

nel contempo, considerata la critica situazione, invita la cittadinanza:

1) ad una migliore razionalizzazione del consumo di acqua potabile con divieto di uso improprio (non usare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici; non fare uso di acqua postabile per il riempimento di piscine e innaffiamento di giardini e orti),

2) a limitare il consumo di acqua potabile al minimo indispensabile ed a segnalare eventuali guasti.

“Quanto sta accadendo nella rete idrica cittadina è grave. L’ACEA ha l’obbligo di intervenire – afferma il sindaco Mario Felli – considerato che il Comune, sin da quando – nei primi anni del 2000 – ha formalizzato, per obbligo di legge nazionale, l’adesione all’ente gestore, non ha più competenze sulla gestione della rete idrica. E verificherò la possibilità di un risarcimento danni”.

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