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Veroli, consiglio comunale del 29 luglio 2017: ecco come è andata

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Il Consiglio comunale di Veroli nella seduta odierna ha approvato sia la salvaguardia e la verifica degli equilibri di bilancio, con le relative variazioni, nonché il DUP, il documento unico di programmazione 2018/2019. Tutti adempimenti da effettuare entro il 31 luglio e che hanno visto l’Ente, in un momento nel quale altri Comuni sono purtroppo in difficoltà finanziaria, garantire ed assicurare la continuità contabile ed amministrativa indispensabile per continuare ad erogare servizi alla cittadinanza, specie nel sociale.

In merito all’interrogazione-petizione degli amici del M5S sugli emolumenti come alte professionalità ai funzionari del Comune di Veroli, il Sindaco ha, innanzitutto, precisato che il Comune di Veroli non continua ad erogare retribuzioni di posizione oltre il limite legale previsto considerandole legittime. Infatti, le indennità dei responsabili di settore del Comune di Veroli, già da tempo, vengono corrisposte secondo i parametri fissati dalla legge, ed in particolare entro i limiti fissati dal contratto del comparto enti locali.

In merito all’interrogazione avanzata dagli amici del movimento 5 stelle, il sindaco ha poi riferito che  con i decreti sindacali dell’08/10/2014, veniva attribuita ai responsabili di servizio, a decorrere dal 15/10/2014, l’indennità di posizione, applicando altresì gli importi previsti per le alte professionalità ai sensi dell’art. 10 del C.C.N.L. del personale delle Regioni e delle Autonomie Locali.

La corresponsione dell’indennità di alta professionalità avveniva a seguito della verifica dell’esistenza dei requisiti soggettivi richiesti. “Tutti i suddetti responsabili – ha precisato Cretaro –  sono in possesso dei titoli di studio e dei titoli professionali richiesti dal contratto collettivo nazionale di settore (lauree specialistiche, master universitari e iscrizione ai relativi albi professionali), oltre alla esperienza ultradecennale maturata nello svolgimento delle funzioni loro attribuite”.

Successivamente, le organizzazioni sindacali ipotizzavano il mancato rispetto da parte dell’Ente comunale della procedura prevista dall’art. 10 del C.C.N.L. del personale del comparto delle regioni e delle autonomie locali del 22/11/2004 relativamente alle “Alte professionalità”.

Si prendeva atto, quindi, dei rilievi mossi e si procedeva in via cautelativa alla revoca dei predetti decreti sindacali, riparametrando gli importi attribuiti nell’ambito dei limiti previsti dall’art. 10 del C.C.N.L. Al riguardo, il sindaco ha assicurato amici del movimento 5 stelle, che sull’argomento si è attivata la Corte dei Conti presso cui si è personalmente recato per esporre quanto successo e che si è in attesa delle relative determinazioni dell’organo di controllo.

È stato poi fatta una precisazione in merito alla richieste di rendere pubblici gli stipendi dei dipendenti comunali. “Il Sindaco – ha avuto modo di precisare Cretaro – non ha nessuna competenza né tanto meno il potere di rendere pubblici gli stipendi dei singoli funzionari o dipendenti comunali, essendo un preciso obbligo che la legge pone in capo esclusivamente ai dirigenti (il Comune di Veroli non ha dirigenti se non il segretario comunale che è tale per legge) e agli amministratori comunali. Inoltre, la normativa impone l’obbligo di pubblicare il costo complessivo dei collaboratori degli organi di indirizzo politico, che nel Comune di Veroli, ammontano a zero euro, contrariamente a quanto appreso ieri dagli organi di stampa nazionali, dove gli importi corrisposti ai collaboratori dei politici del Comune di Roma supereranno di 5 milioni di euro quelli spesi dalla giunta Marino”.  Fatta questa doverosa premessa e riprendendo gli slogan sui “troppi soldi” ed i “ricchi importi” erogati, è bene anche in questo caso rendere giustizia su quanto riportato e, soprattutto, enfatizzato.

L’ammontare delle indennità di cui si discute, e precisamente quelle attinenti alle “Alte professionalità”, che sarebbero state illegittimamente erogate in misura diversa a 6 funzionari comunali, cioè ai vari capi-settore, è pari ad una cifra cha varia da un minimo di 1.000,00 euro ad un massimo di 3.000,00 euro all’anno; somme sicuramente importanti, soprattutto se non debitamente percepite, ma oggettivamente lontane da quelle che si vorrebbe lasciar intendere dalle informazioni diffuse.

Sempre ai fini di una ricostruzione fattuale veritiera e per evitare ulteriori strumentalizzazioni, anche se tali importi possono essere facilmente reperiti in quanto riguardanti dipendenti di livello “D”, si ritiene opportuno precisare che attualmente lo stipendio netto complessivo dei funzionari interessati da questa vicenda varia da un minimo di Euro 2.081,00 ad un massimo di Euro 2.167,00 mensili, importo omnicomprensivo di tutte le varie indennità previste dalla legge, comprese quelle di cui discutiamo. Questi sono i “lauti emolumenti” che vengono percepiti da funzionari in possesso di lauree, master post universitari ed iscrizioni ad albi ed abilitazioni a svariate professioni e che dirigono settori e servizi di prioritaria importanza per la cittadinanza. Tutto ciò, in presenza di una carenza di personale molto elevata (attualmente il Comune di Veroli ha circa 65 dipendenti rispetto ai 250 previsti dalla pianta organica) che si riesce a sopperire grazie all’impegno, alla disponibilità e alla professionalità dei nostri responsabili di settore, che va ben oltre di quanto previsto dai contratti di collettivi. “Corre l’obbligo di ingraziarli – ha concluso il sindaco Cretaro –  per l’impegno profuso quotidianamente soprattutto a servizio dell’intera Città di Veroli unitamente a tutti gli altri dipendenti comunali”.

Unico intervento, quello del consigliere di minoranza Marino Diamanti, il quale ha preso atto di quanto esposto e dell’informativa del sindaco evidenziano che è sempre imbarazzante discutere di tali argomentazioni tecniche ma che è bene sottolineare come per ogni componente politica, sia fondamentale il supporto e la collaborazione dei funzionari e dei dipendenti comunali per attuare i programmi politici con i quali hanno avuto la legittimità ed il consenso della cittadinanza.

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