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Tor Bella Monaca, oltre 200 famiglie al presidio anti violenza contro la chiusura di Medicina Solidale

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Tor Bella Monaca, al via il programma del RIF- Il museo delle periferie. Tutte le info sugli eventi

Sono oltre 200 le famiglie di Tor Bella Monaca che sono arrivate in questo momento piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Madre del Redentore, via Duilio Cambellotti 18, dove si sta svolgendo il presidio contro al violenza e il razzismo indetto da Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti, Uil Roma e Lazio, Acli Roma e provincia e Acli Lazio, Anpi Roma, Arci Roma e il coordinamento di Libera di Roma.

Lo slogan scelto dai cittadini per scongiurare la chiusura degli ambulatori di strada è “Non uccidete la speranza, no alla chiusura di Medicina Solidale””. La decisione di scendere in piazza da parte dei cittadini è per riaccendere i riflettori su una vicenda agghiacciante che sta costringendo l’associazione a chiudere i 5 ambulatori di strada che assistono nelle periferie romane oltre 20 mila “invisibili” che vivono ai margini dei quartieri periferici della Capitale. Non ultimo l’ambulatorio voluto da  Papa Francesco sotto il colonnato di San Pietro.

Abbiamo scelto lo slogan <<Non uccidete la speranza, no alla chiusura di Medicina Solidale”>> – spiega FABRIZIO JACOANGELI, portavoce dell’associazione Medicina Solidale – per sottolineare la gravità di quanto sta accadendo alla nostra associazione”.

“La presenza di tanti cittadini – aggiunge JACOANGELI – a sostegno di Medicina Solidale è anche una testimonianza del lavoro svolto a favore dei più fragili, che rappresenta uno strumento per ricostruire un vero tessuto sociale e solidale dei nostri quartieri“.

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