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Inceneritore di Colleferro, la Regione Lazio sollecita la giunta Raggi a prendere una decisione

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Compound Colleferro Comitato Residenti

La questione legata all’inceneritore di Colle Fagiolara, tra Colleferro e Paliano, torna a far discutere. La Regione Lazio sollecita la giunta Raggi a prendere una decisione definitiva in merito alla vicenda rifiuti. Ripercorriamo brevemente le tappe.

La Regione sta riorganizzando Lazio Ambiente e “invita” il Campidoglio a decidere sul destino dell’inceneritore di Colleferro. L’impianto brucia 150mila tonnellate di rifiuti della Capitale, ma al momento è fermo perché necessita di revamping, ovvero la ristrutturazione/manutenzione necessaria affinché i macchinari funzionino al meglio. Revamping che è al momento bloccato dall’immobilismo dei vertici di Ama. Infatti, verso la fine dello scorso anno, l’ex Amministratore Unico, Antonella Giglio, aveva stanziato 2,5 milioni per la manutenzione dell’inceneritore. Dal Campidoglio è però arrivato un secco no, e la somma è rimasta “congelata”. Adesso, l’Ama è stata posta a un aut aut: vendere o comprare. Ciò ha comportato l’invio di 70mila tonnellate di rifiuti in Austria al costo di 135 euro a tonnellata. Al contrario, smaltirli a Colleferro costerebbe alla società 80 euro a tonnellata. La Regione dunque pressa il Campidoglio per far sì che i costi diminuiscano.

Lazio Ambiente fu costituita nel 2009 per salvare dal fallimento il consorzio Gaia. E sulla gestione del suddetto consorzio ci sarebbe molto da dire. La legge Madia dello scorso anno impedisce a Lazio Ambiente di essere proprietaria di impianti di rifiuti, poiché la Regione Lazio ha i poteri di vigilanza, controllo e autorizzazione. Per questo, si deve riorganizzare e ha bisogno di vendere gli impianti. Ai sindacati, è stato garantito il posto per 500 lavoratori: sono infatti previsti investimenti in strutture di compostaggio e riciclo. Questa decisione è passata con il beneplacito dei Sindacati, che hanno sottolineato l’importanza del ritorno nel dibattito pubblico di temi quali la messa in sicurezza degli impianti e la garanzia della salvaguardia occupazionale del personale. Viene anche previsto un intervento di monitoraggio e tutela della salute pubblica, potenziando il presidio sanitario di prevenzione e diagnosi precoce nella Valle del Sacco.

Insomma, prosegue il rimpallo di responsabilità tra Regione e Campidoglio. La situazione però fatica a prendere dei contorni chiari, il tutto mentre le Amministrazioni attuali di Colleferro e Paliano hanno già fatto sapere di voler archiviare definitivamente l’era delle discariche, anche se non esiste al momento nulla di scritto.

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