Curiosità

Mura Ciclopiche di Segni, un suggestivo percorso alla scoperta dei Monoliti

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Segni è Covid free: nessun caso positivo tra i cittadini

Il territorio di Segni, come molte città nel basso Lazio, è costellato di testimonianze archeologiche secolari che, ancora oggi, costituiscono un’attrattiva per turisti e appassionati. Di particolare interesse, sono le Mura ciclopiche: un complesso megalitico che, sin dall’epoca dei Volsci, caratterizza l’impianto urbano del paese.

L’antica genesi della città (risalente all’età del Bronzo) e la posizione strategica sulla Valle del Sacco,  da sempre hanno fatto del territorio di Segni un punto di raccordo tra le regioni del basso Lazio e la Campania.

Fonti storiche attribuiscono la fondazione di Segni a Tarquinio il Superbo il quale, dopo aver sottratto il territorio ai Volsci, vi si insediò dando alla nuova urbe il nome di Signia (da cui l’odierno Segni).

Successivamente, l’insediamento, entrò ufficialmente a far parte dell’Impero Romano, fino a ottenere lo status di Municipium nel 89 a.c.

A testimoniare il passato della cittadina, in epoca romana, sono ancora visibili parte di un’acropoli e l’annesso tempio di Giunone Moneta, risalenti al II sec. a.C..

Il tempio fu poi inglobato, nel Medioevo, nella costruzione della Nuova Chiesa di San Pietro.

Di epoca antecedente sono, invece, le suggestive Mura ciclopiche che cingono il cuore del paese, la cui origine viene attribuita addirittura al VI Sec . a.C. ad opera dei Volsci.

I megaliti si snodano in un percorso poligonale lungo il quale sono posizionate le cosiddette”Porte”, antichi punti di accesso della città.

Archeologi e studiosi ne hanno individuate 8, tra cui le suggestive Porta Foca e Porta Saracena.

Quest’ultima, dato l’interesse storico e l’imponenza dei monoliti, è stata spesso assimilata per importanza alla  famosa Porta dei Leoni di Micene, alla quale è legata da un rapporto di gemellaggio.

Straordinariamente ben conservate, le Mura ciclopiche, sono oggi fulcro di un itinerario turistico, promosso dal comune di Segni.

Il percorso, articolato lungo una stradella in laterizio, costeggia l’intera cinta muraria segnalando i punti di accesso con informazioni e cenni storici per i visitatori.

Per gli abitanti di Segni, le Mura Ciclopiche, sono invece un punto di riferimento per svolgere attività all’aria aperta: non è insolito imbattersi in gruppi di ragazzi che vi praticano jogging o famiglie, che scelgono l’itinerario per una passeggiata tra storia e natura  con i più piccoli.

Photo credits – www.comune.segni.rm.it

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