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Colleferro, Impegno Comune: incontro con i cittadini per parlare dei problemi della Valle del Sacco

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Incontro della lista Impegno Comune coi cittadini di Colleferro; l’incontro è stato un dibattito sui temi più sentiti dalla cittadinanza tra i quali il Termovalorizzatore, l’Acea, la riqualificazione del manto stradale e l’Ospedale di Colleferro. La lista Impegno Comune è una lista apartitica, che mette in primo piano la città e i cittadini per cambiare Colleferro.

Rocco Sofi: «Denunciare i potenti  della regione Lazio non é semplice eppure lo abbiamo fatto: le procure stanno facendo indagini, ci sono altri movimenti in corso anche per quanto riguarda la chiusura di altri reparti dell’ospedale;  chi dobbiamo ringraziare, Zingaretti??
Primo argomento é ACEA tutte le azioni e le denunce nascono dalle istanze dei cittadini rivolte ad AreaConsumatori; è stata presentata anche una denuncia alla procura di Velletri per inadempienze, gli esposti sono stati messi agli atti e a Roma si indaga su ACEA che è di proprietà di Caltagirone amico di Zingaretti.
Dal cassinate molti comuni stanno dicendo basta ad Acea, arriveranno fatture salate ai cittadini e i sindaci ha già segnalato tutto alla procura. Perché l’amministrazione non esce da ACEA???
Abbiamo fatto anche richiesta alla Commissione Europea per creare una società partecipata, e la Commissione ha espresso un parere positivo, eppure si resta ancorati alle decisioni di Roma.»

Dottoressa Orefice: «giriamo per strade piene di buche e ci lamentiamo tutti degrado della città, ci lamentiamo anche per incuria giardini pubblici e non è piacevole per nessuno.
Allora ci siamo seduti intorno a un tavolo per far si che problema vada affrontato con una “Class action” in favore dei cittadini, per denunciare le inadempienze da parte dell’amministrazione; ci siamo attivati in questa maniera: con un dossier fotografico per evidenziare le criticità, con una diffida verso l’amministrazione comunale per carenza di manutenzione indicando anche gli strumenti per trovare una soluzione, specificando come termine utile per una risposta 90 giorni. Nessuno si aspetta miracoli, ma è doveroso dare risposta completa ai cittadini. Scaduto il termine dei 90 giorni con la mancata risposta potevamo andare al tribunale, invece l’amministrazione ci ha risposto; l’amministrazione ha detto che questa azione é servita per segnalare disservizi in maniera specifica, fornendoci anche un elenco di interventi che verranno eseguiti e le modalità. Quando si agisce la risposta arriva, noi cerchiamo di fare e non solo parlare; con umiltà e volontà speriamo di coinvolgere un numero persone sempre crescente.»

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Emanuele Girolami, parla di rifiuti, termovalorizzatori e TARI con lo slogan “Smantelliamoli”.
«Questa è un’ccasione per interessarsi problemi città. Io non sono appassionato di politica nazionale ma comunale. Le persone di Impegno Comune sono leali e grazie a loro sta continuando la promessa di portare avanti le battaglie del programma elettorale. Nel marzo di quest’anno nella riunione del PD si avanzava, con un gruppo di industriali,  la proposta di un revamping per riaprire gli inceneritori, ma è una cosa pericolosa e dobbiamo assicurare alle persone il diritto alla salute; questa nostra opposizione ha portato anche ad attacchi personali nei nostri confronti.
I fatti sono questi: quella proposta é diventata delibera, è stato proposto un aumento della discarica da parte della regione, ma noi vogliamo lanciare un referendum popolare. No al revamping, dobbiamo fare pressione su chi ci amministra per cambiare destino città.»

Rocco sofi parlando dell’Ospedale di Colleferro in presenza dell’avvocato Andrea Sordi: «è una problematica che ci affligge; il dottor D’amato della Regione aveva già fatto un piano per sopprimere reparti. Non si gioca con la salute delle persone di Colleferro e del territorio. Queste battaglie non devono avere colore politico, il nostro colore é della gente che ci segue. Siamo andati a parlare con il GIP,  non possiamo entrare in indagine ma ci sono tre denunce contro Zingaretti e D’Amato.  La politica deve essere del fare, non solo promesse ma fatti, non dobbiamo prendere comandi da Roma ma agire noi.
L’ospedale di Palestrina non sta rispettando i patti: i posti letto sono diminuiti e c’è meno personale; noi pensiamo che si dovrebbe sacrificare qualche festa a beneficio dell’ospedale di Colleferro. A Palestrina non ci sono locali idonei, qui ci sono quattro blocchi operatori che lavorano giorno e notte.  Noi andiamo avanti con nostre gambe, ci siamo scrollati etichetta politica, siamo con gente che crede a ideologia e combatte nel nome di battaglie comuni. La nostra testardaggine ci fa andare avanti, noi informeremo sempre la città e i cittadini. Ringrazio tutte associazioni e comitati presenti.»

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